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Branched Testing: Live, o con Installazione oppure con Upgrade

Una release Branched (o Ramificata) da Rawhide, che continua il suo percorso di sviluppo in maniera independente, occupa un periodo del ciclo di vita di ogni rilascio Fedora (Fedora Release Life Cycle) che va da pre-Alpha a post-Beta. Successivamente alla fase post-Beta raggiunge finalmente il suo status di relase generale finale.

Durante questo periodo, la Branch Freeze Policy delinea il processo di compilazione dei pacchetti, ed entrano in corso repository non-rawhide per la nuova release, (attualmente la 42). Tutte le nuove compilazioni vengono raccolte nel repository updates-testing; successivamente, dopo aver ottenuto l'approvazione in Bodhi, passano direttamente nel repository Fedora della versione (42). (In questo periodo non esiste alcun repository updates, che diventa disponibile solo al raggiungimento della fase final).
Feature Freeze e String Freeze vengono avviati immediatamente dopo l'inizio della fase Branched.

La release Alpha (Alpha Milestone) presume che si sia raggiunto il completamento delle Features, e prevede l'avvio di una intensa fase di test di installazione.
La release Beta invece è rivolta a sperimentare tutti i pacchetti e la loro interazione.
Le release Alpha e Beta, nei periodi in cui vengono rilasciati, sono disponibili quì per il download.
Inoltre, una volta disponibile la release final, è anche possibile effettuare un up-grade da una per-release (α o β) alla final (vedi Upgrading from pre-release to final).

Se ti senti un avventuriero, vuoi fare sperimentazioni (testing), o vuoi conoscere in anticipo gli ultimi sviluppi che troverai nella GA relase allora la Branched (e le α e β) fanno al caso tuo. Tieni a mente però che si tratta di versioni sperimentali in corso di osservazione che hanno ancora diversi problemi e che quindi non funzionano come una release finale. Se non ti senti molto sicuro con Linux ma vuoi comunque sperimentare, allora la prima sezione, No install: Testare Branched è il metodo consigliato per iniziare ad usare una Branched.

Live (no install): Testare Branched

Esistono sostanzialmente tre metodi per testare una release Branched senza creare alcun disturbo ad una installazione Fedora o altro S.O. esistente:

  • Testare una versione Live su USB o DVD: Vedi avanti nella sezione.
  • Usare una virtual machine: Vedi Testing/qemu.
  • Installare la branched in una propria partizione.

Le Live Spin sono compilate giornalmente (Nightly builds). Tutte le Live Spin approvate vengono regolarmente depositate nei repository, e tra queste la desktop è quella maggiormente usata e distribuita. L'utilizzo delle Live è il metodo generalmente più rapido per effettuare una nuova installazione, ed infatti risulta essere il metodo più frequentemente usato dagli utenti odierni per installare la distribuzione finale. Queste Nightly builds sono anche una buona occasione per testare una release Branched, nel caso in cui non si abbia una macchina di riserva o una partizione apposita da dedicare alla Branched, o più semplicemente non si abbia il tempo per mantenere una installazione Branched. Rappresenta davvero un modo sicuro per effettuare test, dal momento che la Live non arreca alcuna modifica al sistema esistente. Poi, una volta valutata, si ha sempre la possibilità di installarla direttamente sull'hard disk (n.d.t. basta cliccare su un'icona che avvia la procedura guidata d'installazione).

E' da notare che nel periodo tra il rilascio di una final e prima della creazione della successiva release Branched, queste Nightly builds contengono pacchetti della versione Rawhide.

Le pre-release Alpha e Beta vengono rese disponibili, anche come immagini Live.

I passaggi di base sono:

  1. Scaricare una immagine Live (.iso), compilata giornalmente, dal sito di distribuzione Fedora, http://alt.fedoraproject.org/pub/alt/nightly-composes/.
    Se si vuole una pre-release ufficiale (se disponibile), andare su http://fedoraproject.org/get-prerelease.
  2. Creare un supporto di boot (d'avvio) (vedi la sezione Realizzare un supporto di boot da una ISO) per avviare il sistema dalla branched.
  3. Avviare il test: usare il nuovo sistema provando le varie funzionalità, i programmi comunemente usati e segnalando eventuali bug riscontrati.

Se si vuole installare la Branched sull'hard disk o effettuare un up-grade da una versione già presente, all'avvio della sessione avviare la procedura guidata d'installazione facendo un doppio-click sull'icona Installa sull'Hard Disk, presente in alto sul desktop.

La dimensione attuale di una ISO è di circa 1GB, quindi occorre riportarla su un supporto USB o masterizzarla su un DVD. Il supporto USB, in particolare è più vantaggioso rispetto ai supporti ottici (CD/DVD) in quanto più economico e soprattutto altamente riutilizzabile.

Le Nightly Build contengono soltanto i pacchetti dal repository Fedora (stabile), perciò dovrebbero essere generalmente usabili, con pochissimi problemi, nel qual caso ti invitiamo a segnalare il bug (vedi file a bug). Comunque se nel corso delle compilazione giornaliere si riscontra un bug, le immagini relative non vengono pubblicate e restano disponibili le immagini del giorno precedente.

Se si usa una LiveUSB con persistenza dei dati, si possono aggiornare i pacchetti RPM alle ultime versioni disponibili ad eccezione del kernel (except for the kernel), usando yum o il gestore grafico dei pacchetti PackageKit. Tuttavia, in questa fase, per essere più sicuri sugli aggiornamenti, si raccomanda di utilizzare sempre una nuova Nightly Build, fresca di giornata.

Installare e Testare Branched via Live Installer

  1. Scaricare la Nightly Build, e creare un supporto d'avvio.
  2. Avviare il sistema dalla Branched e poi all'avvio della sessione fare doppio-click sull'icona Installa sull'hard disk, posta in alto sul desktop.
  3. Seguire le istruzioni della procedura guidata per completare l'installazione.

Upgrade da una test release

Se è disponibile una test release o pre-release (alpha o beta), esse solitamente si trovano sul sito http://fedoraproject.org/get-prerelease.

La test release è configurata per aggiornarsi all'ultima versione della Branched; per ottenere gli aggiornamenti dei pacchetti, si può usare il comando yum update, in una console, o la GUI Aggiornamento Software, oppure attendere le notifiche di aggiornamento nel system tray (in alto a destra), da parte del sistema. Mantenendo costantemente aggiornato il sistema, si avrà eventualmente un sistema che in definitiva conterrà gli stessi pacchetti ed aggiornamenti di una release final (GA).

Nel caso incontrassi qualche problemuccio, vedi la pagina upgrading from pre-release to final.

Installare e Testare Branched via Anaconda

Anaconda è il programma di installazione di Fedora, che può essere avviato direttamente senza bisogno di ricorrere ad una Live. Inoltre sono disponibili diverse opzioni di installazione il che lo rendono un programma molto flessibile.

Con una release ISO di Anaconda

Si può usare la versione di Anaconda distribuita con una release finale (pubblica) (l'ultima disponibile è 41). Con questo metodo, si usa una versione dell'installer,
nota e funzionante in grado di installare il contenuto presente nel repository.

n.d.t. Anaconda agendo sulle partizioni, può cancellare e formattare! Se si da un'occhiata ai vari file di log generati dal programma, si nota che Anaconda fa un'analisi approfondita della struttura dei dischi selezionati! Quindi usare soltanto ISO distribuiti da repository/mirrors ufficiali!


Di seguito si riportano tre opzioni possibili e consigliate, per installare una Branched:

Opzione 1 - Usare una copia di una precedente release

Se si possiede un disco CD/DVD o USB d'avvio, o una partizione contenente un'immagine *-DVD.iso/*-disc1.iso, è possibile usare una di esse per procedere all'installazione della Branched. Comunque, siccome queste immagini contengono le liste dei pacchetti RPM che costituisono la release generale di Fedora, precedente, essi non sono potranno essere usati per creare dischi di distribuzione della successiva release (la Branched). (Per maggiori informazioni vedi Downloading Fedora della Installation Guide). Le immagini di una Live, non possono essere usate per installare una Branched.

Opzione 2 - Scaricare un installer minimo

In questo caso si crea un supporto d'avvio su CD/DVD o USB, o su una partizione dell'hard disk (vedi Avviare Anaconda dall'hard disk), scaricando una immagine di boot, minima e successivamente si utilizza il supporto per avviare il sistema e scaricare i pacchetti RPM attraverso la rete. Tali file di boot sono denominati boot.iso o più generalmente *-netinst.iso (p.e. Fedora-14-Alpha-i386-netinst.iso). Al momento essi non vengono distribuiti via BitTorrent.

I passaggi da seguire sono:

  • Andare sul sito http://download.fedoraproject.org/ - da quì si sarà rediretti al mirror locale più vicino.
  • Spostarsi nella directory releases/41/Fedora.
  • Spostarsi nella directory dell'architettura del proprio sistema, i386, x86_64 o ppc (per maggiori informazioni vedi Which Architecture Is My Computer? della Installation Guide). Trovare e scaricare il file os/images/boot.iso.
  • Usando il file boot.iso, creare un supporto d'avvio (CD/DVD o USB) o una partizione d'avvio sull'hard disk, seguendo le indicazioni in Making Fedora Media della Guide. Si può usare il metodo livecd-iso-to-disk ivi descritto, che riguarda una immagine Live, ma che funziona anche con un file boot.iso e per creare partizioni di avvio sull'hard disk.
Opzione 3 - Installare dalla rete senza supporto di avvio

Nel caso si decida di non usare un supporto d'avvio, nella Installation Guide si può vedere come avviare l'installer direttamente dalla rete.
(Preparing for a Network Installation).

Passi successivi

L'installazione è molto intuitiva, occorre solo fornire il mirror HTTP/FTP e seguire le indicazioni fornite dall'installer grafico di Anaconda. Per ottenere la Branched, a partire dall'URL del mirror di installazione, aggiungere <mirrorroot>/development/42/<arch>/os/ dove <mirrorroot> è uno dei siti mirror ottenuti dalla lista dei mirror ufficiali e <arch> la propria architecture (i386, x86_64, o ppc). Per esempio:

Con una Nightly Build anche di Anaconda

Attraverso questo metodo, si potrà testare non solo il contenuto di una Branched, ma anche la versione Branched dell'installer usata nelle successiva versione di Fedora.

Seguire gli stessi passaggi indicati della sezione precedente, Installazione diretta usando una release ISO di Anaconda precedente, ma in questo caso scaricare la boot.iso in development/42/<arch>/os/images/ da uno dei mirror elencati nella lista dei mirror.

Upgrade da una precedente release via Preupgrade

Una installazione molto più veloce, può essere effettuata da una copia esisente di Fedora con PreUpgrade. (Per istruzioni vedi How to use PreUpgrade). Durante questo processo, abilita la check-box accanto all'etichetta Display unstable test releases e abilita Fedora 42 (Branched), dall'elenco.

Upgrade via Yum (per gli arditi)

Anche se generalmente non raccomandato, è possibile usare yum per aggiornare il sistema alla Branched. Anaconda infatti potrebbe effettuare dei cambiamenti che sono fuori della portata del sistema di gestione dei pacchetti. Inoltre si potrebbe incorrere in problemi di dipendenze, difficili da risolvere. Si ricordi inoltre, che l'upgrade va effettuato partendo dalla release immeditamente precedente (p.e. per passare alla Branched 42, partendo dalla 40, occorre aggiornare prima alla 41). Comunque la procedura è tediosa e soggetta a incongruenze, quindi ci si tenga preparati per molto probabili re-installazioni!.

Scaricare il pacchetto fedora-release-42 in: development/42/<arch>/os/Packages/, da uno dei mirror.

Per completare l'installazione, usando la GUI:

  1. Installare il pacchetto scaricato.
  2. Modificare i repository dei pacchetti usando l'applicazione gpk-repo, lasciando abilitato soltanto il repository Fedora 42
  3. Aggiornare il sistema usando gpk-update-viewer (Sistema -> Amministrazione -> Aggiornamento Software).

Per completare l'installazione, da un terminale, esguire in successione i seguenti comandi:

  1. yum install fedora-release-42
  2. yum --disablerepo=* --enablerepo=fedora update

Riferimenti

Realizzare un supporto di boot da una ISO

Avviare Anaconda dall'hard disk

I passi da seguire per avviare l'installer dall'hard disk sono i seguenti:

  1. Salvare in una locazione, i file vmlinuz ed initrd.img, estratti da boot.iso di Anaconda. Prendere nota del numero del disco, della partizione e della directory in cui si trovano i files.
  2. Modificare il file di grub, aggiungendo le informazioni raccolte, alla fine del file, per esempio come nelle seguenti righe:
title Avvio di Anaconda dall'hard disk (Fedora 42)
root (hd0,1) 
kernel /boot/vmlinuz lang=it_IT keymap=it
initrd /boot/initrd.img

dove

  • title: è una stringa editabile a piacere
  • root: punta al disco ed alla partizione contenente i file vmlinuz ed initrd da caricare. Nell'esempio (hd0,1), i files si trovano nella directory /boot (terza e quarta riga) della seconda partizione del primo disco.

I mirror della Branched

Sui mirror, la Branched corrente si trova nel percorso "development/42". I mirror disponibili sono raggiungibili da http://mirrors.fedoraproject.org/publiclist/Fedora/

Essere aggiornati sui cambiamenti in Branched

Iscrivendosi alla mailing-list test, si riceveranno due report, con il subject 'F42 Branched report: <date> changes', uno dal repository base
(F14 Banched report: 20100801 changes, per un esempio), l'altro dal repository updates-testing (Fedora 14 updates-testing report), abilitato per default nelle release Alpha e Beta.
Inclusi in questi report si trovano le liste dei pacchetti aggiunti, rimossi ed aggiornati (con un breve changelog), insieme ad una lista con i pacchetti che hanno problemi di dipendenza.

Il repository updates-testing viene automaticamente disabilitato dopo il rilascio della final.

Buon Testing!