From Fedora Project Wiki
No edit summary
Line 1: Line 1:
{{autolang}}
{{autolang}}


= Aggiornare il sistema con Yum =
'''PAGINA IN AGGIORNAMENTO'''
Questa pagina descrive come eseguire un upgrade (avanzamento di versione) di Fedora usando {{command|yum}}.


Questa pagina descrive come eseguire un upgrade (avanzamento di versione) di Fedora usando Yum.
== Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum ==


== Raccomandazioni ==
{{admon/warning| Una versione aggiornata senza usare anaconda - come il metodo yum descritto qui - non è supportata ne raccomandata ! |


Il metodo di installazione raccomandato è quello mediante un supporto di boot contenente il programma Anaconda, come specificato nella [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ guida all'installazione]. [[PreUpgrade]] è un metodo di aggiornamento leggermente differente, attraverso cui tutti i pacchetti sono pre-scaricati prima che il sistema venga riavviato per l'esecuzione del programma di installazione Anaconda.
Il metodo d'installazione raccomandato è quello tramite media con l'installer Anaconda come riportato in [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ Installation Guide] oppure usare il [[PreUpgrade]]. Il [[PreUpgrade]] è un aggiornamento leggermente differente dove tutti i pacchetti sono scaricati prima che il sistema venga riavviato nell'installer Anaconda.


== Eseguire aggiornamenti diretti con yum ==
Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo dal [[QA|Fedora QA]] e non sono documentati nella [http://docs.fedoraproject.org/en-US/Fedora/{{FedoraVersion}}/html/Installation_Guide/index.html guida d'installazione Fedora].  Se non si è preparati a risolvere i problemi autonomamente se appaiono, probabilmente è meglio usare il metodo raccomandato.}}
Quando si fa un upgrade con yum, non si avranno aiuti da Anaconda ma con un sistema tipico potrebbero essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).


{{admon/note|Sebbene gli aggiornamenti mediante yum siano stati testati e funzionano, gli aggiornamenti live non sono consigliati dal Fedora Project. Se non sei preparato ad affrontare e risolvere problemi per conto tuo se qualcosa va storto, dovresti preferibilmente utilizzare uno dei metodi di installazioni consigliati.}}
L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.


Quando si esegue un aggiornamento con yum, non si ottiene alcun aiuto dal programma di installazione Anaconda, ma con un po' di fortuna è possibile aggiornare sistemi - anche da remoto via ssh - senza aggravare il downtime. Tuttavia il sistema deve essere comunque riavviato per far si che vengano eseguiti il nuovo kernel e le librerie di sistema aggiornate, quindi al momento non è possibile azzerare completamente il tempo di fermo macchina. Il riavvio dopo un aggiornamento di questo tipo è sempre molto eccitante!
== Partecipare ==


Disponendo di un'installazione tipica e seguendo i consigli qui riportati, l'aggiornamento live con yum si comporta correttamente nella stragrande maggioranza dei casi.  
Se si sta facendo un upgrade usando yum e si notano problemi generici di dipendenza, si prega di segnalarli in http://bugzilla.redhat.com. Leggere la presente pagina wiki, tutte le pagine di riferimento e fare una ricerca nall'archivio della mailing list e, certamente, mantenere questa pagina aggiornata.


{{admon/tip|Nota del traduttore|Gli aggiornamenti di sistema live da versioni di Fedora EOL (End-Of-Life) sono sconsigliati; leggi la pagina [[LifeCycle|ciclo di vita]] per avere maggiori dettagli sulla politica di supporto alle versioni di Fedora. Quando una versione viene messa fuori manutenzione, molto spesso i mirror rimuovono i file dei repositori, e i repositori ufficiali vengono spostati in [http://archive.fedoraproject.org]; se desideri comunque tentare un aggiornamento da un rilascio EOL di Fedora, dopo aver letto le istruzioni di qeusta guida consulta i consigli riportati nella [[Upgrading_from_EOL_Fedora_using_yum/it|pagina specifica]]. }}
Se si vuole aiutare a mantenere gli upgrade live funzionanti regolarmente, c'é il [[SIGs/LiveUpgrade | Live Upgrade Special Interest Group]].  
 
== Come partecipare ==
 
Se stai eseguendo un upgrade usando Yum e riscontri un problema generale di dipendenze, lo puoi segnalare su http://bugzilla.redhat.com, ma prima leggi sia questa pagina sia tutte quelle linkate e cerca negli archivi della mailing list, per assicurarti che non sia un problema già conosciuto. E ovviamente, aiutaci a mantenere questa pagina aggiornata.
 
Se desideri aiutare nello sforzo di rendere gli aggiornamenti live sempre più funzionali, entra a far parte del [[SIGs/LiveUpgrade Live Upgrade Special Interest Group|Live Upgrade Special Interest Group. ]].


== Istruzioni per l'aggiornamento usando yum ==
== Istruzioni per l'aggiornamento usando yum ==
Line 29: Line 26:
=== 1. Backup del sistema ===
=== 1. Backup del sistema ===


Esegui il backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, tale da richiedere un'installazione fresca, non perderai i tuoi dati.
Eseguire un backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, un'installazione fresca permetterà di non perdere i propri dati.


=== 2. Leggi i problemi ricorrenti ===
=== 2. Leggi i problemi ricorrenti ===
Line 35: Line 32:
In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima eseguire l'aggiornamento.
In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima eseguire l'aggiornamento.


Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina [[Upgrading/it|Updating]]. Dovresti inoltre leggere la [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ guida all'installazione] e le  [http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ note di rilascio] della versione verso cui intendi eseguire l'aggiornamento - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controlla l'elenco dei [[Common_Bugs| bug conosciuti)]].
Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina [[Upgrading/it|Updating]]. Si dovrebbe inoltre leggere la [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ guida all'installazione] e le  [http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ note di rilascio] della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei [[Common_Bugs| bug conosciuti)]].


=== 3. Fai pulizia ===
=== 3. Fai pulizia ===


Verifica ed elimina tutti i file <code>.rpmsave</code> e <code>.rpmnew</code> prima e dopo l'aggiornamento. (E se è abilitato selinux, ricorda di controllare il contesto di sicurezza se hai spostato file di configurazione in giro.)
Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)


{{admon/tip|Trovare i file di configurazione inutilizzati|Effettua il merge e risolvi le modifiche determinate dallo script seguente: <code>for a in $(find /etc /var -name '*.rpm?*'); do diff -u $a ${a%.rpm?*}; done</code>.}}
{{admon/tip|Trovare i file di configurazione inutilizzati|Effettua il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: <code>yum install rpmconf; rpmconf -a</code>.}}


A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.
A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.


{{admon/tip|Trovare e verificare i pacchetti "inutilizzati"| Puoi determinare i pacchetti che non sono necessari per nessun altro pacchetto con il programma  <code>package-cleanup</code> contenuto nel pacchetto <code>yum-utils</code>: <code>yum install yum-utils; package-cleanup --leaves</code>. Questi pacchetti sono ottimi candidati per la rimozione, ma prima verifica di non usarli direttamente o che non siano utilizzati da altre applicazioni non contenute in pacchetti rpm. Eliminali con il comando <code>rpm -e ''nome-pacchetto-e-versione''</code>.  
{{admon/tip|Trovare e verificare i pacchetti "inutilizzati"| E' possibile trovare i pacchetti non richiesti da altri pacchetti con il tool <code>package-cleanup</code> da <code>yum-utils</code>: <code>yum install yum-utils; package-cleanup --leaves</code>. Questi pacchetti potrebbero essere rimossi ma controllare se sono usati direttamente o da altre applicazioni non sostenute da pacchetti rpm. Possono essere rimossi con <code>yum remove package-name-and-version</code>.<br/>
Un altro strumento di aiuto per la pulizia dei pacchetti non utilizzati è <code>rpmreaper</code>. Si tratta di un'applicazione ncurses che permette di visualizzare graficamente le dipendenze tra pacchetti rpm e selezionare quelli desiderati per la rimozione. Contrassegnare un pacchetto potrebbe rendere a loro volta foglia altri pacchetti, ma essendo questi visualizzati immediatamente, non c'è bisogno di eseguire l'applicazione ripetutamente per disfarsi dell'intero albero di pacchetti non utilizzati. Per installare rpmreaper: <code>yum install rpmreaper</code>.
Un altro strumento utile per la pulizia dai pacchetti non usati è <code>rpmreaper</code>. E' un'applicazione ncurses che permette di vedere un grafico delle dipendenze e di marcare i pacchetti da rimuovere. Marcando un pacchetto si ottengono le dipendenze relative che possono essere viste immediatamente così da non avviare più volte lo stesso strumento per sbarazzarsi del substrato di pacchetti dipendenti inutilizzati. Installalo con: <code>yum install rpmreaper</code>.
}}
}}


{{admon/tip|Trovare e verificare i pacchetti "perduti"| Puoi determinare i pacchetti ''orfani'' (cioè non più ospitati in nessun repositorio) con il comando: <code>package-cleanup --orphans</code>. Questo mostra inoltre i pacchetti che sono stati solo parzialmente disinstallati perchè sono incorsi in un errore durante l'esecuzione dello script "%postun" del pacchetto rpm.}}
{{admon/tip| Trovare e rivedere i pacchetti "perduti"| E' possibile trovare i pacchetti orfano (cioé non più presenti nei repository) con: <code>package-cleanup --orphans</code>. Mostrerà anche i pacchetti parzialmente disinstallati ma dove lo script "%postun" fallisce.}}


Quindi elimina tutte le tracce della versione di Fedora di partenza dalla cache di yum, contenuta nella directory <code>/var/cache/yum</code>.
=== 4. Fare l'aggiornamento ===


<pre>
Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).
yum clean all
</pre>
Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o non da pacchetti non pronti per la nuova versione.


=== 4. Lancia l'aggiornamento ===
E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi


Se accedi a repositori di terze parti, allora configurali perchè yum usi quelli specifici per la nuova versione di Fedora. Quando aggiorni da una versione di Fedora ad un'altra, spesso non c'è niente di necessario da fare; se invece aggiorni verso rawhide, molto spesso è necessario installare la versione rawhide degli rpm che impostano i repositori di terze parti.
==== Usare una console testuale ====


Nota che probabilmente l'aggiornamento fallirà se ci sono dipendenze piuttosto datate derivanti da pacchetti non più presenti sui repositori, o per cui il repositorio ospitante non risulta pronto per la nuova versione di Fedora.
<pre>
Se selinux è configurato, assicurati che sia impostato in modalità permissive - né disabilitato nè enforcing.
ctrl + alt + F2
</pre>


Eseguire l'aggiornamento fuori dalla modalità grafica è una buona idea. Disconnetti il tuo utente dal desktop grafico e accedi ad una console testuale:
oppure


loggarsi come root e spostarsi in runlevel 3
<pre>
<pre>
ctrl + alt + F2
init 3
</pre>
</pre>


fai login come root, e passa al runlevel 3:
==== Aggiornare yum all'ultima versione disponibile ====


<pre>
<pre>
telinit 3
yum update yum
</pre>
</pre>


{{admon/warning|Quando un processo di aggiornamento live è iniziato, non lo interrompere riavviando, facendo kill del processo o mediante nessun altro metodo finchè non è completato, altrimenti il sistema si ritroverà in uno stato inconsistente. Parzialmente costituito dal vecchio rilascio e parzialmente dal nuovo.  In questo stato il sistema non sarà stabile e non opererà correttamente.  Quando ciò accade, l'unico modo per recuperare la situazione è iniziare una nuova installazione.}}
==== Installare le nuove chiavi gpg per la versione nuova di Fedora ====


{{admon/tip|Aggiornare i pacchetti importanti per primi| È possibile cercare di aggiornare gli strumenti di gestione pacchetti per primi con il comando <code>yum update rpm\* yum\*</code>. Un'altra idea è inizare l'aggiornamento con <code>glibc</code>. In entrambi i casi la risoluzione delle dipendenze potrebbe comunque espandere la lista dei pacchetti da aggiornare ad un aggiornamento quasi completo. D'altra parte, un aggiiornamento completo potrebbe essere più sicuro. I risultati saranno diversi da caso a caso. (In particulare, non aggiornare rpm e yum separatamente se il sistema da aggiornare deve passare tra diverse versioni di python, per esempio da 2.4 a 2.5.)
Le chiavi possono essere trovate e verificate in
}}
 
https://fedoraproject.org/keys
 
o vedere le istruzioni per uno specifico aggiornamento in basso.
 
==== Pulizia della cache ====
 
Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare, nella cache di yum in /var/log/cache.


{{admon/tip|Aggiornamento da versioni EOL|Nelle versioni meno recenti di yum, il comando <code>distro-sync</code> non è disponibile; in questo caso devi eseguire i passi seguenti.
Aggiorna i pacchetti che determinano quali repositori vengono utilizzati da yum.
<pre>
<pre>
rpm -Uhv ftp://download.fedora.redhat.com/pub/fedora/linux/releases/<ReleaseNumber>/Fedora/<Arch>/os/Packages/fedora-release-*.noarch.rpm
yum clean all
</pre>
</pre>
(L'architettura non importa poichè questo è un pacchetto <code>noarch</code>.)
'''Nota:''' Alcuni utenti hanno riportato che il tentativo di scaricamento attraverso il comando rpm fallisce con errore di risposta 550 e messaggio "trasferimento fallito".  Se si riscontra questo problema, è necessario scaricare in locale i file rpm prima di installarli. Per esempio:
<pre>
wget ftp://download.fedora.redhat.com/pub/fedora/linux/releases/<ReleaseNumber>/Fedora/<Arch>/os/Packages/fedora-release-*.noarch.rpm
rpm -Uvh fedora-release-*.noarch.rpm
</pre>
Assicurati che i file dei nuovi repositori non siano salvati come <code>.rpmnew</code>, per esempio:
<pre>
mv /etc/yum.repos.d/fedora-updates.repo.rpmnew /etc/yum.repos.d/fedora-updates.repo
mv /etc/yum.repos.d/fedora.repo.rpmnew /etc/yum.repos.d/fedora.repo
</pre>
Aggiorna tutti i pacchetti con il comando (da utilizzare al posto di <code>yum distro-sync</code>):
<pre>
yum upgrade
</pre>
}}


Prima di tutto installa la nuova chiave gpg di Fedora 14. Potresti voler verificare la correttezza di questo pacchetto consultando https://fedoraproject.org/keys e il certificato ssl di fedora.
==== Upgrade di tutti i pacchetti ====
 
{{admon/warning| Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherà avere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando  'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'. }}


<pre>
<pre>
rpm --import https://fedoraproject.org/static/97A1071F.txt
yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
</pre>
</pre>


Quindi aggiorna tutti i pacchetti con i comandi:
{{admon/warning| Se si riscontrano problemi con le dipendenze, si è soli e devono essere risolti manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade. Molto spesso è sufficiente per risolvere problematiche legate ai pacchetti. Assicurarsi di non rimuovere metà dell'installazione.
}}


<pre>
'''Note:''' Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 12 a 13, poi da 13 a 14), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.
yum update yum
 
yum --releasever=14 distro-sync --skip-broken
=== Assicurarsi che Fedora sia aggiornata ===
</pre>


Il procedimento si prenderà cura anche degli aggiornamenti di pacchetti provenienti dai repository abilitati di terze parti. E' possibile verificare i repository considerati eseguendo <pre> yum repolist </pre> quando il processo di aggiornamento è completato. <code>yum</code> potrebbe lamentarsi circa conflitti tra pacchetti o requisiti mancanti. Ciò dipende probabilmente dal fatto che sono in uso repositori non standard o sono stati installati pacchetti non standard manualmente. Prova a determinare quali pacchetti causano il problema (o almeno che fanno parte della catena di dipendenze) - disinstallali e riprova. Ricorda di installare quei pacchetti nuovamente dopo l'aggiornamento, se sono essenziali.
Distro-sync solitamente assicura gli upgrade da repository da terzi abilitati. <pre> yum repolist </pre> conferma dopo il termine dell'upgrade. <code>yum</code> potrebbe segnalare conflitti o richieste aggiuntive, probabilmente perché si sono usati repository o pacchetti non standard installati manualmente. Tentare di scovare quali creano i problemi (o almeno parte della catena di dipendenze), disinstallarli e provare ancora. Ricordarsi di installare nuovamente quelli essenziali.


Assicurati che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali della nuova versione siano installati con:
Assicurarsi che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali dalla nuova versione siano installati con


<pre>
<pre>
Line 124: Line 114:
</pre>
</pre>


Potresti voler aggiornare anche altri gruppi; per l'elenco dei gruppi esegui:
Verficare anche gli altri gruppi


<pre>
<pre>
Line 130: Line 120:
</pre>
</pre>


Per esempio:
Per esempio


<pre>
<pre>
Line 141: Line 131:
</pre>
</pre>


=== 5. Preparare il riavvio ===
=== 6. Preparazione al riavvìo ===


Prima di riavviare dovresti normalmente installare il bootloader della nuova versione di grub, eseguendo:
{{Anchor|bootloader}}
 
Prima di riavviare si dovrebbe solitamente installare il bootloader dal nuovo Grub con


<pre>
<pre>
/sbin/grub-install BOOTDEVICE
/sbin/grub-install BOOTDEVICE
</pre>
</pre>
- dove BOOTDEVICE è di solito <code>/dev/sda</code> (Se riscontri l'errore ''/dev/sda does not have any corresponding BIOS drive'' come output del comando, allora prova <code>/sbin/grub-install --recheck /dev/sda</code>.)
- dove BOOTDEVICE solitamente è <code>/dev/sda</code> ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare <tt>/sbin/grub-install --recheck /dev/sda</tt>). Per Fedora 16 e successive, usare <code>/sbin/grub2-install</code> invece di <code>/sbin/grub-install</code>. Vedere [[#15-16|sotto]] per importanti informazioni su come aggiornare a Fedora 16 da versioni precedenti.


Inoltre, l'ordine degli script di init potrebbe essere stato modificato dalla versione precedente. Un comando per resettare l'ordine è:
Inoltre l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostare l'ordine è
<pre>
<pre>
cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done
cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done
</pre>
</pre>


Esegui nuovamente <code>package-cleanup --orphans</code> per determinare i pacchetti che non sono stati aggiornati.
Ancora, avviare <code>package-cleanup --orphans</code> per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.


== Note specifiche di versione ==
== Note specifiche di versione ==


=== Da un prerilascio ===
=== Dalla pre-release ===


Se si sta eseguendo un aggiornamento da una versione alpha, beta, preview o da un altro rilascio [[Releases/Rawhide/it| Rawhide]], fare riferimento alla pagina [[Upgrading_from_pre-release_to_final/it| Upgrading from pre-release to final]].
Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre [[Releases/Rawhide|Rawhide]] versioni, si prega di vedere [[Aggiornare da una pre-release a una finale]].
 
=== A versioni di sviluppo ===


=== Verso la versione di sviluppo ===
<pre>
<pre>
yum update yum
yum update yum
yum --releasever=rawhide distro-sync --skip-broken
yum --releasever=rawhide distro-sync --skip-broken --nogpgcheck
</pre>
</pre>
{{Anchor|16-17}}
=== Fedora 16 -> Fedora 17 ===
{{admon/warning|| Questo fa riferimnto ad una versione non rilasciata di Fedora. Questi passaggi potrebbero cambiare prima del rilascio.}}
Prima installare la chiave gpg per la nuova Fedora 17
rpm --import https://fedoraproject.org/static/1ACA3465.txt
Fedora 17 colloca l'intero sistema operativo in /usr. Le cartelle
/bin, /sbin, /lib, /lib64 saranno solo dei link simbolici:
/bin → /usr/bin
/sbin → /usr/sbin
/lib → /usr/lib
/lib64 → /usr/lib64
Alcuni ragionamenti dietro a questo cambiamento si trovano qui:
http://www.freedesktop.org/wiki/Software/systemd/TheCaseForTheUsrMerge
Gli attuali sistemi installati necessitano di alcuni passaggi manuali per convertire il sistema
in base alla nuova struttura di Fedora 17. Dopodiché il sistema può continuare ad essere aggiornato
con yum come al solito.
Alcuni pacchetti RPM in Fedora stanno implementando un sistema di sicurezza per le dipendenze, che
assicurerà la loro installazione quando sono presenti i link simbolici /bin, /sbin, /lib, /lib64 invece
delle normali cartelle come in Fedora 16 e precedenti versioni.
La struttura del filesystem base installato non può essere alterata in sicurezza, mentre il sistema stesso
è in esecuzione su di essa. Dracut, l'initrmfs usato per trovare e montare il filesystem radice, può essere
istruito per convertire il filesystem in modo da rispettare le aspettative di Fedora 17.
Se il il sistema ha un separato /usr, un separato punto di montaggio, la logica di conversione del montaggio
di /usr nei NFS non è ancora supportata; si sta lavorando su questo. /usr su iSCSI, FCoE, NBD sebbene siano suportati,
lo sono fino a quando “netroot=...” è specificato nella riga di comando kernel per questi dischi (vedere man dracut.kernel(7)).
Qui ci sono i passaggi per preparare il sistema, per convertirlo e per permettere
il normale aggiornamento con yum del sistema installato:
Scaricare ed installare l'rpm più recente ed i pacchetti dracut da Fedora 17:
# yum --releasever=17 update rpm dracut
Aggiornare l'immagine initramfs installata per il kernel in uso ed istruire dracut ad includere
il 'dracut module' per convertire il filesystem corrente:
# dracut --force --add convertfs
Se dracut rileva ‘rd.convertfs’ alla riga kernel all'avvìo, inizia la conversione del
filesystem del filesystem root. Se risulta già convertito, non farà nulla.
Cambiare il seguente parametro kernel direttamente nel menu del bootloader che è mostrato
durante il boot o editare la linea nel /etc/grub*.cfg per rimuovere ''ro'' e ''rhgb'' ed aggiungere ''rw rd.info rd.convertfs enforcing=0''
Spiegazione delle opzioni:
-  rimuovere “ro” (sola lettura - read only)
- aggiungere “rw” (scrittura lettura - read write) lasciare che boot monti il root filesystem scrivibile
- rimuovere “rhgb” (Red Hat graphical boot) per disabilitare il bootsplash grafico
- aggiungere “rd.info” per ottenere maggiori informazioni da dracut
- aggiungere “rd.convertfs” per abilitare lo script di conversione /usr-move in dracut
- aggiungere “enforcing=0” per disabilitare SELinux
Durante l'avvìo dracut convertirà il filesystem e /lib, /lib64, /bin
e /sbin dovrebbero poi essere tutti link simbolici alla corrispondenti sottocartelle in /usr.
Dopo la conversione, il sistema dovrà essere immediatamente aggiornato a Fedora 17.
Nessun pacchetto da Fedora 15 o Fedora 16 o precedenti pacchetti rawhide dovrà più
essere installato. Assicurarsi che nessun repository per Fedora 15 o 16 sia abilitato !
Qualsiasi file con nomi in conflitto che la conversione non può risolvere, saranno
conservati come file chiamati *.usrmove~ residing in /usr/lib, /usr/lib64,
/usr/bin and /usr/sbin.
Il log messages generato da dracut può essere richiamato con:
# dmesg | grep dracut
Dopo una conversione ben riuscita, reimpostare come in origine il file
di configurazione /etc/grub*.cfg alla riga kernel.
Poi:
# yum --releasever=17 --disableplugin=presto --skip-broken distro-sync
# fixfiles onboot
Dopo l'upgrade tutto dovrebbe essere impostato e fatto.
Buon divertimento con il nuovo sistema e un arrivederci a /bin, /sbin, /lib, /lib64
in /usr.
{{Anchor|15-16}}
=== Fedora 15 -> Fedora 16 ===
Prima installare la nuova chiave gpg Fedora 16. Verificare il pacchetto in https://fedoraproject.org/keys ed il certificato ssl Fedora.
<pre>
rpm --import https://fedoraproject.org/static/A82BA4B7.txt
</pre>
Poi avviare {{command|chkconfig --list}} e annotare i servizi avviati; sarà necessario riabilitarli con  {{command|systemctl enable ''xxxxx''.service}} dopo il riavvìo; siccome le impostazioni {{package|sysvinit}} non verranno ereditate in {{package|systemd}}. Vedere [http://fedoraproject.org/wiki/Common_F16_bugs#Upgrade_from_previous_releases_resets_the_enablement_status_of_services note di rilascio] per maggiori dettagli.
Aggiornare tutti i pacchetti con
<pre>
yum update yum
yum clean all
yum --releasever=16 --disableplugin=presto distro-sync
</pre>
{{admon/warning| Cambio Bootloader| Dopo l'upgrade si avranno installati {{package|grub2}} e {{package|grub-efi}} e rimosso {{package|grub}}. Tuttavia Grub dovrebbe ancora essere presente nell'MBR ed l'avvìo sarà ancora possibile. E' possibile seguire le istruzioni di seguito per il cambio a Grub2. Se installato, {{package|firstaidkit-plugin-grub}} potrebbe impedire l'upgrade; in caso è sufficiente rimuoverlo.}}
Se il proprio sistema usa il BIOS, o si è installata Fedora tramite emulazione del BIOS in un sistema EFI (modalità  EFI non nativa), è possibile cambiare al Grub di Fedora 16 seguendo le istruzioni di seguito. Se il sistema è stato installato nativamente con il boot EFI, non cambiare a Grub2 poiché il supporto EFI non è ancora affidabile. Il bootloader di Fedora 16 che supporta l'EFI è ancora grub-legacy quindi si dovrebbe semplicemente continuare ad usare il sistema senza modificarne il bootloader.
Per cambiare a  Grub2, eseguire il comando {{command|su -c '/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg'}}, poi procedere come descritto [[#6._Preparing_for_reboot|sopra]] con la reinstallazione del bootloader.
Annota i problemi specifici dell'upgrade (per problemi comuni far riferimento a quanto detto sopra)
* Bug [https://bugzilla.redhat.com/show_bug.cgi?id=743022 743022] - F15->F16 aggiornamenti yum non riusciti con IMSM (BIOS) raid
{{Anchor|14-15}}
PAGINA IN AGGIORNAMENTO 
...


{{Anchor|13-14}}
{{Anchor|13-14}}

Revision as of 19:54, 16 February 2012

PAGINA IN AGGIORNAMENTO Questa pagina descrive come eseguire un upgrade (avanzamento di versione) di Fedora usando yum.

Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum

Warning.png
Una versione aggiornata senza usare anaconda - come il metodo yum descritto qui - non è supportata ne raccomandata !
Il metodo d'installazione raccomandato è quello tramite media con l'installer Anaconda come riportato in Installation Guide oppure usare il PreUpgrade. Il PreUpgrade è un aggiornamento leggermente differente dove tutti i pacchetti sono scaricati prima che il sistema venga riavviato nell'installer Anaconda. Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo dal Fedora QA e non sono documentati nella guida d'installazione Fedora. Se non si è preparati a risolvere i problemi autonomamente se appaiono, probabilmente è meglio usare il metodo raccomandato.

Quando si fa un upgrade con yum, non si avranno aiuti da Anaconda ma con un sistema tipico potrebbero essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).

L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.

Partecipare

Se si sta facendo un upgrade usando yum e si notano problemi generici di dipendenza, si prega di segnalarli in http://bugzilla.redhat.com. Leggere la presente pagina wiki, tutte le pagine di riferimento e fare una ricerca nall'archivio della mailing list e, certamente, mantenere questa pagina aggiornata.

Se si vuole aiutare a mantenere gli upgrade live funzionanti regolarmente, c'é il Live Upgrade Special Interest Group.

Istruzioni per l'aggiornamento usando yum

1. Backup del sistema

Eseguire un backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, un'installazione fresca permetterà di non perdere i propri dati.

2. Leggi i problemi ricorrenti

In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima eseguire l'aggiornamento.

Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina Updating. Si dovrebbe inoltre leggere la guida all'installazione e le note di rilascio della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei bug conosciuti).

3. Fai pulizia

Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)

Idea.png
Trovare i file di configurazione inutilizzati
Effettua il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: yum install rpmconf; rpmconf -a.

A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.

Idea.png
Trovare e verificare i pacchetti "inutilizzati"
E' possibile trovare i pacchetti non richiesti da altri pacchetti con il tool package-cleanup da yum-utils: yum install yum-utils; package-cleanup --leaves. Questi pacchetti potrebbero essere rimossi ma controllare se sono usati direttamente o da altre applicazioni non sostenute da pacchetti rpm. Possono essere rimossi con yum remove package-name-and-version.
Un altro strumento utile per la pulizia dai pacchetti non usati è rpmreaper. E' un'applicazione ncurses che permette di vedere un grafico delle dipendenze e di marcare i pacchetti da rimuovere. Marcando un pacchetto si ottengono le dipendenze relative che possono essere viste immediatamente così da non avviare più volte lo stesso strumento per sbarazzarsi del substrato di pacchetti dipendenti inutilizzati. Installalo con: yum install rpmreaper.
Idea.png
Trovare e rivedere i pacchetti "perduti"
E' possibile trovare i pacchetti orfano (cioé non più presenti nei repository) con: package-cleanup --orphans. Mostrerà anche i pacchetti parzialmente disinstallati ma dove lo script "%postun" fallisce.

4. Fare l'aggiornamento

Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).

Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o non da pacchetti non pronti per la nuova versione.

E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi

Usare una console testuale

ctrl + alt + F2

oppure

loggarsi come root e spostarsi in runlevel 3

init 3

Aggiornare yum all'ultima versione disponibile

yum update yum

Installare le nuove chiavi gpg per la versione nuova di Fedora

Le chiavi possono essere trovate e verificate in

https://fedoraproject.org/keys

o vedere le istruzioni per uno specifico aggiornamento in basso.

Pulizia della cache

Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare, nella cache di yum in /var/log/cache.

yum clean all

Upgrade di tutti i pacchetti

Warning.png
Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherà avere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando 'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'.
yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
Warning.png
Se si riscontrano problemi con le dipendenze, si è soli e devono essere risolti manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade. Molto spesso è sufficiente per risolvere problematiche legate ai pacchetti. Assicurarsi di non rimuovere metà dell'installazione.

Note: Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 12 a 13, poi da 13 a 14), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.

Assicurarsi che Fedora sia aggiornata

Distro-sync solitamente assicura gli upgrade da repository da terzi abilitati.

 yum repolist 

conferma dopo il termine dell'upgrade. yum potrebbe segnalare conflitti o richieste aggiuntive, probabilmente perché si sono usati repository o pacchetti non standard installati manualmente. Tentare di scovare quali creano i problemi (o almeno parte della catena di dipendenze), disinstallarli e provare ancora. Ricordarsi di installare nuovamente quelli essenziali.

Assicurarsi che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali dalla nuova versione siano installati con

yum groupupdate Base

Verficare anche gli altri gruppi

yum grouplist

Per esempio

yum groupupdate "GNOME Desktop Environment" \
"Development Tools" "Server Configuration Tools" \
"Hardware Support" "Sound and Video" \
"Graphical Internet" "Fonts" \
"Games and Entertainment" "Printing Software" \
"Administration Tools" "Office/Productivity" "System Tools"

6. Preparazione al riavvìo

Prima di riavviare si dovrebbe solitamente installare il bootloader dal nuovo Grub con

/sbin/grub-install BOOTDEVICE

- dove BOOTDEVICE solitamente è /dev/sda ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare /sbin/grub-install --recheck /dev/sda). Per Fedora 16 e successive, usare /sbin/grub2-install invece di /sbin/grub-install. Vedere sotto per importanti informazioni su come aggiornare a Fedora 16 da versioni precedenti.

Inoltre l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostare l'ordine è

cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done

Ancora, avviare package-cleanup --orphans per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.

Note specifiche di versione

Dalla pre-release

Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre Rawhide versioni, si prega di vedere Aggiornare da una pre-release a una finale.

A versioni di sviluppo

yum update yum
yum --releasever=rawhide distro-sync --skip-broken --nogpgcheck

Fedora 16 -> Fedora 17

Warning.png
Questo fa riferimnto ad una versione non rilasciata di Fedora. Questi passaggi potrebbero cambiare prima del rilascio.

Prima installare la chiave gpg per la nuova Fedora 17

rpm --import https://fedoraproject.org/static/1ACA3465.txt

Fedora 17 colloca l'intero sistema operativo in /usr. Le cartelle /bin, /sbin, /lib, /lib64 saranno solo dei link simbolici:

/bin → /usr/bin
/sbin → /usr/sbin
/lib → /usr/lib
/lib64 → /usr/lib64

Alcuni ragionamenti dietro a questo cambiamento si trovano qui:

http://www.freedesktop.org/wiki/Software/systemd/TheCaseForTheUsrMerge

Gli attuali sistemi installati necessitano di alcuni passaggi manuali per convertire il sistema in base alla nuova struttura di Fedora 17. Dopodiché il sistema può continuare ad essere aggiornato con yum come al solito.

Alcuni pacchetti RPM in Fedora stanno implementando un sistema di sicurezza per le dipendenze, che assicurerà la loro installazione quando sono presenti i link simbolici /bin, /sbin, /lib, /lib64 invece delle normali cartelle come in Fedora 16 e precedenti versioni.

La struttura del filesystem base installato non può essere alterata in sicurezza, mentre il sistema stesso è in esecuzione su di essa. Dracut, l'initrmfs usato per trovare e montare il filesystem radice, può essere istruito per convertire il filesystem in modo da rispettare le aspettative di Fedora 17.

Se il il sistema ha un separato /usr, un separato punto di montaggio, la logica di conversione del montaggio di /usr nei NFS non è ancora supportata; si sta lavorando su questo. /usr su iSCSI, FCoE, NBD sebbene siano suportati, lo sono fino a quando “netroot=...” è specificato nella riga di comando kernel per questi dischi (vedere man dracut.kernel(7)).

Qui ci sono i passaggi per preparare il sistema, per convertirlo e per permettere il normale aggiornamento con yum del sistema installato:

Scaricare ed installare l'rpm più recente ed i pacchetti dracut da Fedora 17:

# yum --releasever=17 update rpm dracut

Aggiornare l'immagine initramfs installata per il kernel in uso ed istruire dracut ad includere il 'dracut module' per convertire il filesystem corrente:

# dracut --force --add convertfs

Se dracut rileva ‘rd.convertfs’ alla riga kernel all'avvìo, inizia la conversione del filesystem del filesystem root. Se risulta già convertito, non farà nulla.

Cambiare il seguente parametro kernel direttamente nel menu del bootloader che è mostrato durante il boot o editare la linea nel /etc/grub*.cfg per rimuovere ro e rhgb ed aggiungere rw rd.info rd.convertfs enforcing=0

Spiegazione delle opzioni:

- rimuovere “ro” (sola lettura - read only)

- aggiungere “rw” (scrittura lettura - read write) lasciare che boot monti il root filesystem scrivibile
- rimuovere “rhgb” (Red Hat graphical boot) per disabilitare il bootsplash grafico
- aggiungere “rd.info” per ottenere maggiori informazioni da dracut
- aggiungere “rd.convertfs” per abilitare lo script di conversione /usr-move in dracut
- aggiungere “enforcing=0” per disabilitare SELinux

Durante l'avvìo dracut convertirà il filesystem e /lib, /lib64, /bin e /sbin dovrebbero poi essere tutti link simbolici alla corrispondenti sottocartelle in /usr.

Dopo la conversione, il sistema dovrà essere immediatamente aggiornato a Fedora 17. Nessun pacchetto da Fedora 15 o Fedora 16 o precedenti pacchetti rawhide dovrà più essere installato. Assicurarsi che nessun repository per Fedora 15 o 16 sia abilitato !

Qualsiasi file con nomi in conflitto che la conversione non può risolvere, saranno conservati come file chiamati *.usrmove~ residing in /usr/lib, /usr/lib64, /usr/bin and /usr/sbin.

Il log messages generato da dracut può essere richiamato con:

# dmesg | grep dracut

Dopo una conversione ben riuscita, reimpostare come in origine il file di configurazione /etc/grub*.cfg alla riga kernel.

Poi:

# yum --releasever=17 --disableplugin=presto --skip-broken distro-sync
# fixfiles onboot

Dopo l'upgrade tutto dovrebbe essere impostato e fatto.

Buon divertimento con il nuovo sistema e un arrivederci a /bin, /sbin, /lib, /lib64 in /usr.

Fedora 15 -> Fedora 16

Prima installare la nuova chiave gpg Fedora 16. Verificare il pacchetto in https://fedoraproject.org/keys ed il certificato ssl Fedora.

rpm --import https://fedoraproject.org/static/A82BA4B7.txt

Poi avviare chkconfig --list e annotare i servizi avviati; sarà necessario riabilitarli con systemctl enable xxxxx.service dopo il riavvìo; siccome le impostazioni Package-x-generic-16.pngsysvinit non verranno ereditate in Package-x-generic-16.pngsystemd. Vedere note di rilascio per maggiori dettagli.

Aggiornare tutti i pacchetti con

yum update yum
yum clean all
yum --releasever=16 --disableplugin=presto distro-sync
Warning.png
Cambio Bootloader
Dopo l'upgrade si avranno installati Package-x-generic-16.pnggrub2 e Package-x-generic-16.pnggrub-efi e rimosso Package-x-generic-16.pnggrub. Tuttavia Grub dovrebbe ancora essere presente nell'MBR ed l'avvìo sarà ancora possibile. E' possibile seguire le istruzioni di seguito per il cambio a Grub2. Se installato, Package-x-generic-16.pngfirstaidkit-plugin-grub potrebbe impedire l'upgrade; in caso è sufficiente rimuoverlo.

Se il proprio sistema usa il BIOS, o si è installata Fedora tramite emulazione del BIOS in un sistema EFI (modalità EFI non nativa), è possibile cambiare al Grub di Fedora 16 seguendo le istruzioni di seguito. Se il sistema è stato installato nativamente con il boot EFI, non cambiare a Grub2 poiché il supporto EFI non è ancora affidabile. Il bootloader di Fedora 16 che supporta l'EFI è ancora grub-legacy quindi si dovrebbe semplicemente continuare ad usare il sistema senza modificarne il bootloader.

Per cambiare a Grub2, eseguire il comando su -c '/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg', poi procedere come descritto sopra con la reinstallazione del bootloader.

Annota i problemi specifici dell'upgrade (per problemi comuni far riferimento a quanto detto sopra)

  • Bug 743022 - F15->F16 aggiornamenti yum non riusciti con IMSM (BIOS) raid

PAGINA IN AGGIORNAMENTO ...


Fedora 13 -> Fedora 14

Installa la chiave gpg di Fedora 14. Verifica questo pacchetto confrontando con https://fedoraproject.org/keys e il certificato ssl di Fedora.

rpm --import https://fedoraproject.org/static/97A1071F.txt

Aggiorna tutti i pacchetti con il comando:

yum update yum
yum --releasever=14 distro-sync --skip-broken
  • Se stai utilizzando VirtualBox dal repository Oracle, devi disintallare il pacchetto VirtualBox-3.1 prima di avviare l'aggiornamento. Quando l'aggiornamento è completato, installa VirtualBox-3.2.

Fedora 12 -> Fedora 13

  • I test hanno mostrato che l'aggiornamento causa il blocco di X durante l'installazione del pacchetto bitmap-fonts-compat; l'aggiornamento può comunque essere eseguito avendo cura di lasciare per ultimo il pacchetto bitmap-fonts-compat... YMMV.
  • Le schede grafiche Intel non funzionano senza Kernel Mode Setting (KMS). E' necessario rimuovere il parametro 'nomodeset' dalla linea di comando per il kernel nel file /etc/grub.conf, se presente.
  • Le schede grafiche nVidia non funzionano senza Kernel Mode Setting (KMS). E' necessario rimuovere il parametro 'nomodeset' dalla linea di comando per il kernel nel file /etc/grub.conf, se presente.
  • Potrebbe essere necessario eseguire il comando db_recover -h /var/lib/ldap/ ; chown ldap:ldap /var/lib/ldap/* prima dell'avvio del demone slapd.

Fedora 11 -> Fedora 12

  • Tutti i pacchetti di Fedora 12 sono compressi mediante l'algoritmo XZ/LZMA, che risulta essere supportato solo dalla versione 4.7.1-1 (e successive) di rpm su Fedora 11. Prima di lanciare l'upgrade da Fedora 11, eseguire yum update rpm.
  • Non è possibile eseguire l'upgrade direttamente da Fedora 10 o precedenti mediante yum. Per aggiornare da Fedora 10, eseguire prima l'upgrade a Fedora 11, quindi lanciare l'upgrade da Fedora 11 a Fedora 12. Se si sta attualmente utilizzando un rilascio precedente a Fedora 10, usare uno dei metodi di upgrade ufficiali, oppure eseguire il backup dei propri dati, eseguire un'installazione fresca e infine ripristinare i dati dal backup.
  • E' possibile aggiornare direttamente da Fedora 11 a Rawhide, senza installare un nuovo pacchetto Package-x-generic-16.pngfedora-release mediante il comando yum --enablerepo=rawhide --skip-broken upgrade.
  • Gli upgrade da Fedora 11 potrebbero attualmente fallire per dipendenze mancanti (per esempio Package-x-generic-16.pngtotem-gstreamer o Package-x-generic-16.pngPolicyKit-kde). Le dipendeze in realtà sono corrette, ma Package-x-generic-16.pngyum in Fedora 11 incontra difficoltà nel determinarle (bug 519172).

Da versioni EOL di Fedora

Note.png
Aggiornare con Yum da versioni non supportate
La documentazione sull'aggiornamento da versioni meno recenti di Fedora è archiviato alla pagina Upgrading from EOL Fedora using yum/it