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Si può semplicemente usare <code>dd</code> (o strumenti simili per altri sistemi operativi) per scrivere la ISO Fedora nel dispositivo USB, sebbene strumenti specializzati abbiano capacità addizionali come la scrittura non-distruttiva e la persistenza dei dati. <code>dd</code> distruggerà sempre qualsiasi altro dato nella chiavetta e non può fornire un ambiente persistente.
Si può semplicemente usare <code>dd</code> (o strumenti simili per altri sistemi operativi) per scrivere la ISO Fedora nel dispositivo USB, sebbene strumenti specializzati abbiano capacità addizionali come la scrittura non-distruttiva e la persistenza dei dati. <code>dd</code> distruggerà sempre qualsiasi altro dato nella chiavetta e non può fornire un ambiente persistente.
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su -c 'dd if=Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso of=/dev/sd''X'' bs=8M'
su -c 'dd if=Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso of=/dev/sd''X'' bs=8M'
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Su PC Apple OSX, dovrebbe essere sufficiente quanto segue
Su PC Apple OSX, dovrebbe essere sufficiente quanto segue

Revision as of 10:13, 13 March 2013

Questa pagina spiega come creare ed usare una Fedora su supporto USB. Una live USB memorizzata in una memoria flash, a volte chiamata stick, permette l'avvìo di qualsiasi computer USB-bootable in un ambiente Fedora senza la scrittura fisica del disco rigido. Il Live USB può disporre di un'area per la memorizzazione delle modifiche di sistema, chiamata persistent overlay (letteralmente, strato persistente). Può anche avere un'area di memorizzazione separata per i dati dell'utente come download e documenti con opzioni per la criptazione. Infine con un'installazione non distruttiva, i file preesistenti e lo spazio in eccesso saranno accessibili dal sistema. Essenzialmente sarebbe un PC tascabile avviabile ovunque possibile.

Con gli attuali rilasci di Fedora è possibile masterizzare le immagini d'installazione non-live di Fedora (DVD ed installazioni in rete) in un dispositivo USB, molti utenti le ritengono più convenienti e veloci rispetto ai CD.

Note.png
Avvìo veloce
Il processo per molti utenti è semplice. Quasi tutte le chiavette USB sono pronte all'uso. Se contengono documenti, non è una cattiva idea farne una copia prima di iniziare.

Successivamente riavviare il sistema ed impostare l'avvìo del PC da dispositivo USB -- solitamente è un tasto speciale da premere all'accensione come F12.

Per i dettagli tecnici o per maggiori informazioni sugli strumenti alternativi e di uso avanzato, continuare nella lettura.
Warning.png
Usare UNetbootin
Dopo ogni release, il volontari per il supporto Fedora ricevono delle segnalazioni di problemi con l'installazione delle immagini con Unetbootin. Usare la più recente versione disponibile assicura migliori risultati. Tuttavia usare liveusb-creator può fornire migliori lavori. Se si riscontrano problemi con Unetbootin, si prega di contattare i suoi sviluppatori; non quelli di Fedora .


Important.png
Creazione dell'immagine ISO Live CD
Un sistema Live USB è creato dalla stessa immagine ISO usata per creare i Live CD/DVD. E' possibile scaricare le immagini Fedora ufficiali dal sito. Consultare How to create and use a Live CD per maggiori informazioni sulla creazione della propria immagine ISO.

Requisiti di sistema

  • Un computer da lavoro con Fedora o Windows. Se si usano altre distribuzioni Linux, considerare l'uso di dd oppure di UNetbootin. Quest'ultimo è anche disponibile per Mac OS X e Windows, così come nei repository Fedora.
  • Un USB flash drive, conosciuto anche come USB stick, thumb drive, penna USB o jump drive, con 1 GB o più di memoria su filesystem vfat (standard per quasi tutti i dispositivi USB off-the-shelf -- di serie)

Possibilità d'avvìo da dispositivo USB

Anche se quelli più moderni ne sono capaci, non tutti i computer possono avviarsi da dispositivi a causa di differenti impostazioni del BIOS o capacità di sistema. Se il PC non ha questa capacità, questa procedura è inutile. Se non se ne è sicuri e si è disposti a scaricare ed installare un immagine nella pennetta USB (possibilmente ripulendola dai dati), il solo rischio sarebbe quello di perder tempo.

Se la chiavetta USB non è in buone condizioni, questa procedura potrebbe non riuscire. Osservare i messaggi di errore durante il processo.

Alcuni flash drive potrebbero non essere avviabili, anche se l'hardware è in grado di farlo. Potrebbe essere necessario marcarne la partizione come avviabile o riformattarla. Vedere Problemi e soluzioni di seguito per maggiori informazioni.

Chiavette USB sufficientemente capienti

Le dimensioni in molte chiavette USB sono indicate sulla confezione o sul corpo esterno stesso.

Se non si conoscono o si vogliono controllare, si dovrebbe essere in grado di montarle automaticamente semplicemente inserendole nella porta USB. E' possibile controllarne il contenuto e la capacità usando il file manager grafico. In Linux, si può anche usare il comando df -h:

$ df -h
Filesystem            Size  Used Avail Use% Mounted on
/dev/mapper/VolGroup00-LogVol00
143G   14G  122G  10% /
/dev/sda1              99M   12M   82M  13% /boot
tmpfs                1009M     0 1009M   0% /dev/shm
/dev/sdb1             3.9G  4.0K  3.9G   1% /media/usbdisk

I drive USB sono usualmente montati in /media o /run/media/username/. In questo caso il dispositivo è /dev/sdb1, ha una capacità di 3.9GB ed è quasi vuoto. Come regola si dovrebbero usare chiavette con almeno 1 GB di spazio libero per scriverci un'immagine live ed una di almeno 4 GB per scrivere un'immagine DVD.

Notare /dev/sdb1 o equivalente; bisogna specificare il dispositivo se si usa il metodo a linea di comando. E' la stringa che sostituisce USBPARTITIONNAME laddove serve nelle istruzioni di seguito.

Opzionale: ripartizione e formattazione della chiavetta USB

Se la chiavetta USB ha una partizione FAT con una discreta quantità di spazio libero, la ripartizione/formattazione può essere saltata continuando a seguire i passaggi seguenti. Questo permetterebbe l'aggiunta dell'immagine live Fedora senza la distruzione di dati già presenti. Tuttavia è altamente raccomandato fare una copia di tutti i dati prima di procedere nel caso qualcosa dovesse andare male.

Se si ha qualche difficoltà con l'installazione non-distruttiva, provare prima a resettare il master boot record (MBR) con l'opzione --reset-mbr.

Occasionalmente un filesystem può essere danneggiato rendendo necessarie sia la ripartizione che la formattazione. In caso contrario è raccomandato mantenere la formattazione di fabbrica del dispositivo.

Come ripartizionare

Warning.png
ATTENZIONE
Questo cancellerà tutti i dati della chiavetta USB! Si prega di leggere attentamente le istruzioni sotto.
Note.png
Saltare se si usa il metodo da riga di comando
Se si intende usare lo strumento livecd-iso-to-disk documentato di seguito, è possibile saltare questo passaggio ed il prossimo Come formattare passando semplicemente i parametri --format --msdos e --reset-mbr

Se il drive non è stato partizionato bene (o se si è insicuri), usare fdisk per ripartizionarlo.

Includere solo il nome del drive nel comando, non il numero della partizione.
Assicurarsi di aver selezionato il disco corretto, c'é il rischio di cancellare dati importanti!
Controllare l'output di df -h per sicurezza. Ad esempio se la partizione sarà /dev/sdb1, allora:

su -c 'fdisk /dev/sdb'

Se fdisk non è installato, avviare il comando su -c 'yum install util-linux-ng'.

La sessione d'output seguente da fdisk mostra le risposte da dare al prompt. La linea che inizia con Last cylinder ... si riferisce alla dimensione del drive quindi potrebbe differire da quella dell'esempio. Il comando d cancella una partizione esistente; il comando n crea una nuova partizione; il comando t ne imposta il tipo; w esegue materialmente le modifiche (in qualsiasi punto prima di avviare il comando w è possibile fermare fdisk senza fare alcuna modifica sul disco).

 Command (m for help): '''d''' 
 Selected partition 1
 
 Command (m for help): '''n'''
 Command action
 e   extended
 p   primary partition (1-4)
 '''p'''
 Partition number (1-4): '''1'''
 First cylinder (1-960, default 1): '''↵'''
 Using default value 1
 Last cylinder or +size or +sizeM or +sizeK (1-960, default 960): '''↵'''
 Using default value 960
 
 Command (m for help): '''t'''
 Selected partition 1
 Hex code (type L to list codes): '''6'''
 Changed system type of partition 1 to 6 (FAT16)
 
 Command (m for help): '''a'''
 Partition number (1-4): '''1'''
 
 Command (m for help): '''w'''
 The partition table has been altered!
 
 Calling ioctl() to re-read partition table.
 
 WARNING: If you have created or modified any DOS 6.x
 partitions, please see the fdisk manual page for additional
 information.
 Syncing disks.

Come riformattare

Warning.png
ATTENZIONE
Questo cancellerà tutti i dati sul drive USB! Si prega di leggere attentamente le istruzioni sotto.

Per finire, la partizione deve essere formattata con un filesystem reale usando mkfs.vfat come utente root. Smontare il dispositivo prima usando mkfs.vfat. Nel seguente esempio, /dev/USBPARTITIONNAME potrebbe essere ad esempio /dev/sdb1. Assicurarsi di aver selezionato la giusta partizione; la formattazione distruggerà tutti i dati!

su -c 'umount /dev/USBPARTITIONNAME'
su -c 'mkfs.vfat -F 32 -n usbdisk /dev/USBPARTITIONNAME'

Per installare mkfs.vfat avviare il comando yum install dosfstools come root.

Scaricare una ISO

(Se si intende usare il metodo "Grafico" con un rilascio Fedora supportato, si può saltare questo passaggio. Il programma scaricherà la ISO automaticamente)

Per scaricare la ISO è possibile usare BitTorrent o un browser web.

Collegamenti veloci:

Notare i file con la digitura "Live", solitamente nominati nella forma Fedora-<version>-<architecture>-Live-Desktop.iso. Ad esempio, Fedora-39-x86_64-Live-Desktop.iso è il rilascio F39 per le CPU 64-bit Intel-compatible. Scegliere il file corretto per la propria architettura. I rilasci 32-bit generalmente funzionano su hardware 64-bit ma non saranno ottimizzati.

Queste istruzioni sono utili anche per le immagini Custom Spins di Fedora Live ISO incluse quelle fatte con Revisor (strumento grafico) o con LiveCD Creator (strumento a linea di comando usato da Revisor). Pungi è anch'esso uno strumento a linea di comando usato per creare ISO installabili ma non Live.

Se si usa un LiveUSB con dati persistenti, usare il metodo "yum update" descritto di seguito per ottenere gli ultimi RPM Rawhide (soprattutto per i tester e non per l'uso giornaliero) eccetto il kernel. Vedere Releases/Rawhide per maggiori informazioni sulle daily builds.

Le nightly test composes saranno costruite dai rilasci Branched quando possibile e dalle Rawhide quando non sono disponibili le Branched.

Scrivere sulla chiavetta

Metodo grafico - Windows o Fedora

Le chiavette Fedora USB possono essere create in Windows e Linux usando liveusb-creator. Notare che questo software è in grado di scrivere solo immagini live. Per scrivere immagini non-live, si deve usare uno dei due metodi a riga di comando documentati sotto.

Per Windows seguire i seguenti passaggi:

  • Scaricare liveusb-creator dal sito
  • Doppio click su 'liveusb-creator'

In Fedora, si può usare Add/Remove Programs in cui cercare liveusb-creator oppure da terminale:

su -c 'yum install liveusb-creator'

Per iniziare, avviare nel terminale il comando liveusb-creator oppure dal menu di GNOME selezioanare Applicazioni -> Strumenti di sistema -> liveusb-creator.

Per usare il tool selezionare semplicemente un rilascio Fedora da scaricare dal menu a tendina in alto a destra (o selezionare una ISO già scaricata usando il pulsante Browse in alto a sinistra), selezionare poi la chiavetta USB nella quale scrivere l'immagine dal menu Target Device e premere il pulsante Create Live USB.

Metodo a riga di comando

Negli esempi seguenti rinpiazzare /path/to/ISO con ad esempio Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso o il percorso completo alla ISO da scaricare, ad esempio /tmp/Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso.

Rimpiazzare /dev/USBPARTITIONNAME con il nome appropriato della partizione. Per esempio, /dev/sdb1 dell'esempio precedente ("Controllare la dimensione del drive USB"). Assicurarsi di specificare il corretto dispositivo, si potrebbero perdere dati importanti!

Entrambi questi metodi funzionano con tutte le immagini Fedora, non solo con le live: si possono usare dd o livecd-iso-to-disk per scrivere un Fedora DVD o un'installazione in rete su chiavetta USB. Tuttavia per Fedora 15, le immagini non-live non possono essere scritte con dd.

Usare dd per la copia diretta

Warning.png
ATTENZIONE
Questo potrebbe cancellare tutti i dati contenuti nel drive USB! Si prega di leggere attentamente le prossime istruzioni.

Si può semplicemente usare dd (o strumenti simili per altri sistemi operativi) per scrivere la ISO Fedora nel dispositivo USB, sebbene strumenti specializzati abbiano capacità addizionali come la scrittura non-distruttiva e la persistenza dei dati. dd distruggerà sempre qualsiasi altro dato nella chiavetta e non può fornire un ambiente persistente.

su -c 'dd if=Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso of=/dev/sdX bs=8M'


Su PC Apple OSX, dovrebbe essere sufficiente quanto segue

su -c 'dd if=/Users/me/Downloads/Fedora-17-x86_64-DVD.iso of=/dev/disk999 bs=8388608'

In questi casi specifici serve il nome del dispositivo (ad esempio /dev/sdb oppure /dev/disk3), non il nome della partizione (ad esempio /dev/sdb1 oppure dev/disk3s1).

L'equivalente per Windows è RawWrite. Dovrebbe essere in grado di scrivere le immagini Fedora come scritto sopra ma non è regolarmente testato.

Nelle versioni di Fedora precedenti a Fedora 17, un'immagine DVD scritta su chiavetta USB con dd o strumento equivalente funzionerà come un'immagine per l'installazione in rete senza che venga aggiunto uno speciale parametro kernel all'avvìo: darà la possibiltà di installare ma servirà recuperare i pacchetti dai repository in rete, mentre non potrà usare i pacchetti già presenti nella chiavetta. Per permettere all'installatore di trovare i pacchetti nella chiavetta, usare il anaconda paramentro repo=, puntando alla chiavetta attraverso device node, label o UUID. Le immagini DVD di Fedora 17 non hanno questa limitazione.

Usare livecd-iso-to-disk

livecd-iso-to-disk è il migliore e più affidabile metodo di scrittura dell'immagine ISO di Fedora in una chiavetta USB, ma può essere usato con affidabilità solo da dentro Fedora. Non funziona in Windows e non è supportato (probabilmente fallirà) nelle distribuzioni che non siano Fedora. Si prega di usare liveusb-creator, dd (o equivalenti) o altri strumenti come unetbootin sugli altri sitemi. Non è inoltre una buona idea provare e scrivere un nuovo rilascio di Fedora usando la versione di livecd-iso-to-disk in una Fedora più vecchia: è meglio usare un rilascio non più vecchio di due versioni rispetto a quella che si sta tentando di scrivere.

livecd-iso-to-disk è solitamente disponibile nella cartella /LiveOS della .iso Live CD. Si può montare la iso e procedere come indicato di seguito, assicurandosi di usare la versione destinata per l'immagine:

Creare un punto di montaggio:

$ su -c "mkdir /tmp/live"

Montare il filesystem della .iso:

$ su -c "mount Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /tmp/live"

Confermare la disponibilità di /LiveOS/livecd-iso-to-disk:

$ ls /tmp/live/LiveOS

Se lo script livecd-iso-to-disk non è listato, servirà prenderlo altrove. Controllare che l'RPM livecd-tools sia installato con il comando:

rpm -q livecd-tools

Si otterrà il nome della versione ed il numero di versione se installato oppure nulla se non lo è.

Se "livecd-tools" non è installato:

$ su -c 'yum install livecd-tools'

Informazioni d'uso dettagliate sono disponibili alla prima pagina di livecd-iso-to-disk script, ottenibile anche con il comando su -c 'livecd-iso-to-disk --help'. Seguono esempi basilari.

Per rendere eseguibile una chiavetta USB senza cancellare alcun dato, assicurarsi che il drive non sia montato prima di eseguire quanto riportano di seguito, forinire anche la password di root:

Se livecd-iso-to-disk è disponibile nel filesystem della .iso,

$ su -c "/tmp/live/LiveOS/livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"

in caso contrario

$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"

(Vedere persistenza dati prima di creare il Live USB con maggiore memoria temporanea per file ed impostazioni utente.)

Nel caso non fosse possibile avviare dal disco creato con il metodo appena descritto, il reset dell'MBR potrebbe risolvere il problema:

$ su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
Warning.png
ATTENZIONE
Il seguente metodo cancellerà tutti i dati preesistenti nel drive USB! Leggere attentamente le istruzioni di seguito.

Se necessario, si può usare livecd-iso-to-disk per ripartizionare e riformattare. Il comando seguente esegue la stessa operazione descritta all'inizio di questa guida.

$ su -c "livecd-iso-to-disk --format --msdos --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"

UEFI boot su chiavetta USB

Se un'immagine Fedora scritta su chavetta USB può essere avviabile nativamente via UEFI è una questione complessa che dipende dalla stessa Fedora, dal tipo di immagine (live o non-live) e dal metodo di scrittura usato. Il parametro --efi di livecd-iso-to-disk serve proprio a questo.

A partire da Fedora 17, tutte le immagini scritte usando dd dovrebbero essere UEFI-bootable come tutte quelle scritte con livecd-iso-to-disk --format --reset-mbr --efi. L'uso di --efi senza --format e --reset-mbr può essere considerato il 'migliore' e non può produrre una chiavetta UEFI-bootable.

Persistenza dei dati

Per persistenza dei dati s'intende la memorizzazione permanente di dati ed impostazioni anche dopo il riavvìo del sistema live. Si possono effettuare aggiornamenti proprio come con una normale installazione su disco rigido, eccetto per il kernel che richiede interventi manuali e spazio di overlay sufficiente. L'uso principale di questa caratteristica sarebbe quello di usare il sistema live conservandone le modifiche nel tempo. Da notare che servirà spazio nella chiavetta per l'immagine, per l'overlay e per altri dati voluti.

Usare il metodo grafico descritto sopra è la via più facile. C'è uno slider grafico nell'interfaccia che può essere usato per assegnare lo spazio per la memorizzazione permanente.

Se si usa lo strumento livecd-iso-to-disk, aggiungere il parametro --overlay-size-mb. Ad esempio:

su -c "livecd-iso-to-disk --overlay-size-mb 512 Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"

dove 512 è la dimensione desiderata (in MB) per l'overlay. livecd-iso-to-disk non accetterà un valore superiore a 2047 per filesystem VFAT, a differenza dei ext[234] nei quali lo stesso valore è limitato allo spazio disponibile.

Note.png
Durata limitata dell'overlay persistente
Una nota molto importante sull'uso dell'overlay persistente "primario" per le modifiche al sistema riguarda il fatto che è dovuto al modo in cui è implementato attualmente (come per uno snapshot Device-mapper copy-on-write), ogni singola modifica (scrittura o cancellazione) sottrae parte dello spazio libero, quindi se eventualmente verrà "esaurito", la chiavetta USB non sarà più avviabile (vedere questa discussione e questa pagina per recuperi d'emergenza). A causa di queste limitazioni è consigliabile utilizzare una persistenza moderata, solo per modifiche sulla configurazione ed importanti aggiornamenti sulla sicurezza. Se si ha sufficiente spazio libero, le modifiche al filesystem radice del LiveOS possono essere fuse in una nuova copia. Vedere questa pagina per le istruzioni.

Vedere questa sezione per il montaggio del filesystem radice fuori da un avvio.

Per un corretto overlay write-many (vs write-once) persistente, usare l'opzione --home-size-mb per creare un cartella home per i file personali. Diversamente per l'immagine primaria d'overlay del sistema, home.img può essere riutilizzato e montato in loop fuori dell'ambiente liveusb.

Lo stato di overlay persistente può essere interrogato con questo comando sul sistema live:

dmsetup status live-rw

Il valore restituito può apparire come segue:

live-rw: 0 8388608 snapshot 42296/204800 176

nel quale la frazione dopo 'snapshot' per il volume logico rappresenta i settori da 512-byte consumati dall'overlay.

Da una Live CD/DVD/USB avviata

Se la live CD,DVD,USB è già avviata e si vuole convertirla in una avviabile, usare il comando:

su -c "livecd-iso-to-disk /run/initramfs/livedev /dev/USBPARTITIONNAME"
(Per versioni precedenti a Fedora 17, usare /dev/live invece di /run/initramfs/livedev.)

Come avviare una Live USB

  • Accendere il computer.
  • Collegare il drive USB alla porta USB.
  • Rimuovere tutti i dispositivi mobili come CD, DVD o floppy disk.
  • Accendere il computer.
  • Se il computer è configurato per avviarsi automaticamente dal drive USB, si vedrà "Automatic boot in 10 seconds..." con conto alla rovescia.
  • Se il computer si avvìa dal disco rigido, servirà configurare manualmente per l'avvìo da USB.
    • Attendere un punto sicuro per riavviare in sicurezza.
    • Appena dopo il riavvìo, fare attenzione alle istruzioni su quale tasto premere (di solito uno degli F* oppure Esc) per avere accesso al menu di selezione dei dispositivi d'avvìo oppure al "BIOS setup". Tener premuto sul tasto. Se se ne perde la possibilità, riavviare amcora.
    • Usare il menu 'BIOS setup' per scegliere il primo dispositivo d'avvìo nella sequenza disponibile. Potrebbe essere indicato come un disco rigido piuttosto che come disco rimovibile. Ogni produttore ha il suo metodo. ATTENZIONE! Il computer potrebbe diventare non-avviabile se si cambiano altre impostazioni. Sebbene queste impostazioni possono essere ripristinate, bisognerà ricordare ciò che si è modificato precedentemente.
    • Salvare i cambiamenti, uscire ed il computer dovrebbe avviarsi da Live USB.

Problemi e soluzioni

Problemi liveusb-creator

La partizione non marcata come avviabile (Partition isn't marked bootable!)

Se si ottiene il seguente messaggio, bisogna marcare come avviabile la partizione.

$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
Partition isn't marked bootable!
You can mark the partition as bootable with 
    $ /sbin/parted /dev/sdb
    (parted) toggle N boot
    (parted) quit
Cleaning up to exit...

Per farlo, avviare parted ed usare il comando 'toggle X boot'. Per esempio:

$ parted /dev/sdb
GNU Parted 1.8.6
Using /dev/sdb
Welcome to GNU Parted! Type 'help' to view a list of commands.
(parted) print                                                            
Model: Imation Flash Drive (scsi)
Disk /dev/sdb: 1062MB
Sector size (logical/physical): 512B/512B
Partition Table: msdos

Number  Start   End     Size    Type     File system  Flags
 1      32.3kB  1062MB  1062MB  primary  fat16             

(parted) toggle 1 boot
(parted) print                                                    
Model: Imation Flash Drive (scsi)
Disk /dev/sdb: 1062MB
Sector size (logical/physical): 512B/512B
Partition Table: msdos

Number  Start   End     Size    Type     File system  Flags
 1      32.3kB  1062MB  1062MB  primary  fat16        boot 

(parted) quit                                                             
Information: Don't forget to update /etc/fstab, if necessary.             

La partizione necessita di un filesystem etichettato (Partitions need a filesystem label!)

Se appare il seguente messaggio, serve un'etichetta per la partizione.

$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
Need to have a filesystem label or UUID for your USB device
Label can be set with /sbin/dosfslabel
Cleaning up to exit...

To label the partition:

su -c "dosfslabel /dev/USBPARTITIONNAME LIVE"

La partizione ha un terminale fisico/logico differente (Partition has different physical/logical endings!)

Se si ottiene il seguente messaggio da fdisk, serve riformattare il drive come descritto in precedenza in questa guida.

l'MBR sembra essere vuoto (MBR appears to be blank!)

Se il test d'avvìo riporta un settore corrotto o si ottiene il seguente messaggio, serve reinstallare o resettare il master boot record (MBR).

$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
MBR appears to be blank.
You can add an MBR to this device with
Cleaning up to exit...

Per farlo:

$ su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"

Problemi usando altre distribuzioni Linux

Ubuntu e derivate hanno un programma usb-creator simile a Live USB Creator. Questo non funziona con le immagini ISO Fedora, infatti le rigetta silenziosamente. usb-creator richiede che la ISO abbia un Debian layout con un file '/.disk/info' e una cartella casper. Non tentare di usarlo per masterizzare le ISO Fedora.

Lo script livecd-iso-to-disk non è pensato per essere eseguito da un sistema che non sia Fedora. Spesso succede che la masterizzazione su chiavetta avvenga con successo anche su altre distro ma in realtà non potrà essere avviata. Si prega di utilizzare uno dei metodi descritti precedentemente.

Testare l'immagine Live su USB

E' possibile testare l'immagine Live su USB usando QEMU come mostra l'immagine seguente.

Per esempio, se il flash drive USB fosse /dev/sdb si potrebbero usare i seguenti comandi:

su -c 'umount /dev/sdb1'
qemu -hda /dev/sdb -m 1024 -vga std

Montare un filesystem Live USB

Si può usare lo script liveimage-mount contenuto nel pacchetto Package-x-generic-16.pnglivecd-tools per montare un dispositivo USB collegato o altre immagini LiveOS, come ISO o Live CD. E' conveniente quando si vogliono copiare file dal LiveOS su una Live USB oppure per solo esaminarne i file.

Aggiornamenti del kernel

Se si ha sufficiente spazio d'overlay per adattare l'aggiornamento kernel su una installazione USB, 'kernel' e 'initramfs' saranno installate nella cartella /boot. Per poterle mettere al lavoro bisgona spostarle nella cartella /syslinux della partione installata. E' accessibile dal filesystem Live USB avviato ai punti di montaggio '/mnt/live' o '/run/initramfs/live'. I nuovi initramfs (come initramfs-3.3.2-6.fc16.x86_64.img) e kernel (come vmlinuz-3.3.2-6.fc16.x86_64) dovrebbero essere spostate per rimpiazzare i file '/mnt/live/syslinux/initrd0.img' e '/mnt/live/syslinux/vmlinuz0', rispettivamente.

  • Nota: A partire da Fedora 17 e con una Fedora 16 aggiornata, dracut non iclude più i moduli dmsquash-live. Quindi bisognerebbe includerli in /etc/dracut.conf con, ad esempio


# echo 'add_dracutmodules+=" dmsquash-live "' >> /etc/dracut.conf

I comandi seguenti sposteranno i nuovi file kernel ed initramfs e creeranno collegamenti simbolici, qualora si voglia poi eseguire un'installazione completa di un'immagine su un disco rigido .

bootpath=run/initramfs/live/syslinux
# bootpath=mnt/live/syslinux
new=3.3.2-6.fc16.x86_64
cd /
 mv -f boot/vmlinuz-$new ${bootpath}/vmlinuz0
 mv -f boot/initramfs-${new}.img ${bootpath}/initrd0.img
  
 ln -fs -T ../${bootpath}/vmlinuz0 boot/vmlinuz-$new
 ln -fs -T ../${bootpath}/initrd0.img boot/initramfs-${new}.img

Vedere anche

Red Hat Magazine | I am Fedora, and so can you!

Riferimenti