From Fedora Project Wiki
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'''PAGINA IN AGGIORNAMENTO'''
{{admon/warning| L'aggiornamento via YUM descritto qui non è raccomandato per i nuovi utenti.  Usare [[FedUp/it]] invece }}
Questa pagina descrive come eseguire un upgrade (avanzamento di versione) di Fedora usando {{command|yum}}.


== Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum ==
== Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum ==


{{admon/warning| Una versione aggiornata senza usare anaconda - come il metodo yum descritto qui - non è supportata ne raccomandata ! |
Per gli upgrade il metodo raccomandato prevede l'uso dello strumento chiamato [[FedUp/it]]. [[FedUp/it#Come_posso_aggiornare_il_mio_sistema_con_FedUp.3F|Questa sezione]] contiene istruzioni sull'uso di FedUp.


Il metodo d'installazione raccomandato è quello tramite media con l'installer Anaconda come riportato in [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ Installation Guide] oppure usare il [[PreUpgrade]]. Il [[PreUpgrade]] è un aggiornamento leggermente differente dove tutti i pacchetti sono scaricati prima che il sistema venga riavviato nell'installer Anaconda.
Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo dal [[QA|Fedora QA]] e non sono documentati nella [http://docs.fedoraproject.org/it_IT/Fedora/{{FedoraVersion}}/html/Installation_Guide/index.html guida d'installazione Fedora].  Se non sei preparato a risolvere i problemi autonomamente se dovessero apparire, probabilmente è meglio usare il metodo raccomandato.
 
Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo dal [[QA|Fedora QA]] e non sono documentati nella [http://docs.fedoraproject.org/en-US/Fedora/{{FedoraVersion}}/html/Installation_Guide/index.html guida d'installazione Fedora].  Se non si è preparati a risolvere i problemi autonomamente se appaiono, probabilmente è meglio usare il metodo raccomandato.}}
   
   
Quando si fa un upgrade con yum, non si avranno aiuti da Anaconda ma con un sistema tipico potrebbero essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).
Quando si fa un upgrade con yum o FedUp, non si avranno aiuti dagli stessi Anaconda o FedUp, ma con un sistema tipico si potrebbe essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).


L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.
L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.
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=== 2. Leggi i problemi ricorrenti ===
=== 2. Leggi i problemi ricorrenti ===


In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima eseguire l'aggiornamento.
In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima di eseguire l'aggiornamento.


Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina [[Upgrading/it|Updating]]. Si dovrebbe inoltre leggere la [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ guida all'installazione] e le  [http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ note di rilascio] della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei [[Common bugs]] (bug conosciuti).
Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina [[Upgrading/it|Updating]]. Si dovrebbe inoltre leggere la [http://docs.fedoraproject.org/install-guide/ guida all'installazione] e le  [http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ note di rilascio] della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei [[Common bugs]] (bug conosciuti).


=== 3. Fai pulizia ===
=== 3. Fare pulizia ===


Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)
Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)


{{admon/tip|Trovare i file di configurazione inutilizzati|Effettua il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: <code>yum install rpmconf; rpmconf -a</code>.}}
{{admon/tip|Effettuare il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: <code>yum install rpmconf; rpmconf -a</code>.
Ora trovare e rimuovere le vecchie configurazioni che non appartengono a nessuno: <code>find /etc /var -name '*?.rpm?*'</code>}}


A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.
A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.
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Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).
Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).
   
   
Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o non da pacchetti non pronti per la nuova versione.
Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o da pacchetti non pronti per la nuova versione.


E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi
E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi
==== fedora-upgrade ====
E' possibile usare lo script [https://github.com/xsuchy/fedora-upgrade fedora-upgrade] per automatizzare tutti i passaggi (usare {{command|yum install fedora-upgrade}}). Come per il metodo manuale, non è raccomandato come metodo d'aggiornamento da Fedora.
In alternativa, effettuare i passaggi manualmente:


==== Usare una console testuale ====
==== Usare una console testuale ====
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oppure
oppure


loggarsi come root e spostarsi in runlevel 3
accedere come root nella modalità ''multi-user.target''
<pre>
<pre>
init 3
# systemctl isolate multi-user.target
</pre>
</pre>


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<pre>
<pre>
yum update yum
# yum update yum
</pre>
</pre>


==== Installare le nuove chiavi gpg per la versione nuova di Fedora ====
==== Installare le nuove chiavi gpg per la versione Fedora alla quale aggiornare ====


Le chiavi possono essere trovate e verificate in  
Le chiavi possono essere trovate e verificate in  
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==== Pulizia della cache ====
==== Pulizia della cache ====


Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare, nella cache di yum in /var/log/cache.
Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare nella cache di yum in <code>/var/cache/yum</code>.


<pre>
<pre>
yum clean all
# yum clean all
</pre>
</pre>


==== Upgrade di tutti i pacchetti ====
==== Upgrade di tutti i pacchetti ====


{{admon/warning| Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherà avere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando  'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'. }}
{{admon/warning| Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, con il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherà avere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando  'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'. }}


<pre>
<pre>
yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
# yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
</pre>
</pre>


{{admon/warning| Se si riscontrano problemi con le dipendenze, si è soli e devono essere risolti manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade. Molto spesso è sufficiente per risolvere problematiche legate ai pacchetti. Assicurarsi di non rimuovere metà dell'installazione.
{{admon/warning| Se si riscontrano problemi con le dipendenze si è soli e bisogna risolverli manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade.
}}
}}


'''Note:''' Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 12 a 13, poi da 13 a 14), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.
'''Note:''' Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 19 a 20, poi da 20 a 21), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.


=== Assicurarsi che Fedora sia aggiornata ===
=== Assicurarsi che Fedora sia aggiornata ===
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<pre>
<pre>
yum groupupdate Base
# yum groupupdate 'Minimal Install'
</pre>
</pre>


Line 117: Line 121:


<pre>
<pre>
yum grouplist
# yum grouplist
</pre>
</pre>


Line 123: Line 127:


<pre>
<pre>
yum groupupdate "GNOME Desktop Environment" \
# yum groupupdate "GNOME Desktop" \
"Development Tools" "Server Configuration Tools" \
  "Development Tools" "Sound and Video" \
"Hardware Support" "Sound and Video" \
  "Games and Entertainment" "Administration Tools" \
"Graphical Internet" "Fonts" \
  "Office/Productivity" "System Tools"
"Games and Entertainment" "Printing Software" \
"Administration Tools" "Office/Productivity" "System Tools"
</pre>
</pre>


=== 6. Preparazione al riavvìo ===
=== Preparazione al riavvìo ===


{{Anchor|bootloader}}
{{Anchor|bootloader}}


Prima di riavviare si dovrebbe solitamente installare il bootloader dal nuovo Grub con
Prima di riavviare,  di solito si installa il bootloader dal nuovo Grub con
 
<pre>
/sbin/grub-install BOOTDEVICE
</pre>
- dove BOOTDEVICE solitamente è <code>/dev/sda</code> ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare <tt>/sbin/grub-install --recheck /dev/sda</tt>). Per Fedora 16 e successive, usare <code>/sbin/grub2-install</code> invece di <code>/sbin/grub-install</code>. Vedere [[#15-16|sotto]] per importanti informazioni su come aggiornare a Fedora 16 da versioni precedenti.


Inoltre l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostare l'ordine è
<pre>
<pre>
cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done
/usr/sbin/grub2-install BOOTDEVICE
</pre>
</pre>


Ancora, avviare <code>package-cleanup --orphans</code> per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.
- dove BOOTDEVICE solitamente è <code>/dev/sda</code> ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare <tt>/sbin/grub-install --recheck /dev/sda</tt>).
 
== Note specifiche di versione ==
 
=== Dalla pre-release ===


Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre [[Releases/Rawhide|Rawhide]] versioni, si prega di vedere [[Aggiornare da una pre-release a una finale]].
Potrebbe essere necessario aggiornare il file di configurazione di Grub:
 
=== A versioni di sviluppo ===


<pre>
<pre>
yum update yum
cp --backup=numbered -a /boot/grub2/grub.cfg{,.bak} # crea una copia di backup
yum --releasever=rawhide distro-sync --skip-broken --nogpgcheck
/usr/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg # aggiorna il file ''config''
</pre>
</pre>


{{Anchor|16-17}}
Inoltre, l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostarlo è
=== Fedora 16 -> Fedora 17 ===


{{admon/warning|| Questo fa riferimnto ad una versione non rilasciata di Fedora. Questi passaggi potrebbero cambiare prima del rilascio.}}
<pre> cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done </pre>


Prima installare la chiave gpg per la nuova Fedora 17
Ancora, avviare <code>package-cleanup --orphans</code> per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.


rpm --import https://fedoraproject.org/static/1ACA3465.txt
== Note specifiche di versione ==
 
Fedora 17 colloca l'intero sistema operativo in /usr. Le cartelle
/bin, /sbin, /lib, /lib64 saranno solo dei link simbolici:


/bin → /usr/bin
=== Aggiornamento da una pre-release ===
/sbin → /usr/sbin
/lib → /usr/lib
/lib64 → /usr/lib64
Alcuni ragionamenti dietro a questo cambiamento si trovano qui:


http://www.freedesktop.org/wiki/Software/systemd/TheCaseForTheUsrMerge
Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre [[Releases/Rawhide|Rawhide]] versioni, si prega di vedere [[Upgrading from pre-release to final]] (Aggiornamento da una pre-release ad una finale).


Gli attuali sistemi installati necessitano di alcuni passaggi manuali per convertire il sistema
{{Anchor|Rawhide}}
in base alla nuova struttura di Fedora 17. Dopodiché il sistema può continuare ad essere aggiornato
con yum come al solito.


Alcuni pacchetti RPM in Fedora stanno implementando un sistema di sicurezza per le dipendenze, che
=== Aggiornamento ad una rawhide ===
assicurerà la loro installazione quando sono presenti i link simbolici /bin, /sbin, /lib, /lib64 invece
delle normali cartelle come in Fedora 16 e precedenti versioni.


La struttura del filesystem base installato non può essere alterata in sicurezza, mentre il sistema stesso
{{admon/warning| Rawhide è il ramo di sviluppo di Fedora. E' pensato per essere utilizzato da sviluppatori e tester per fornire feedback al Fedora Project.}}
è in esecuzione su di essa. Dracut, l'initrmfs usato per trovare e montare il filesystem radice, può essere
istruito per convertire il filesystem in modo da rispettare le aspettative di Fedora 17.


Se il il sistema ha un separato /usr, un separato punto di montaggio, la logica di conversione del montaggio
Vedere la pagina [[Releases/Rawhide|Rawhide]] per maggiori informazioni sulla Rawhide.
di /usr nei NFS non è ancora supportata; si sta lavorando su questo. /usr su iSCSI, FCoE, NBD sebbene siano suportati,
lo sono fino a quando “netroot=...” è specificato nella riga di comando kernel per questi dischi (vedere man dracut.kernel(7)).


Qui ci sono i passaggi per preparare il sistema, per convertirlo e per permettere
<pre>
il normale aggiornamento con yum del sistema installato:
## Fedora 20
 
# yum install fedora-release-rawhide yum-utils
Scaricare ed installare l'rpm più recente ed i pacchetti dracut da Fedora 17:
# yum --releasever=17 update rpm dracut
Aggiornare l'immagine initramfs installata per il kernel in uso ed istruire dracut ad includere
il 'dracut module' per convertire il filesystem corrente:
# dracut --force --add convertfs
Se dracut rileva ‘rd.convertfs’ alla riga kernel all'avvìo, inizia la conversione del
filesystem del filesystem root. Se risulta già convertito, non farà nulla.
 
Cambiare il seguente parametro kernel direttamente nel menu del bootloader che è mostrato
durante il boot o editare la linea nel /etc/grub*.cfg per rimuovere ''ro'' e ''rhgb'' ed aggiungere ''rw rd.info rd.convertfs enforcing=0''
 
Spiegazione delle opzioni:
 
-  rimuovere “ro” (sola lettura - read only)
- aggiungere “rw” (scrittura lettura - read write) lasciare che boot monti il root filesystem scrivibile
- rimuovere “rhgb” (Red Hat graphical boot) per disabilitare il bootsplash grafico
- aggiungere “rd.info” per ottenere maggiori informazioni da dracut
- aggiungere “rd.convertfs” per abilitare lo script di conversione /usr-move in dracut
- aggiungere “enforcing=0” per disabilitare SELinux
Durante l'avvìo dracut convertirà il filesystem e /lib, /lib64, /bin
e /sbin dovrebbero poi essere tutti link simbolici alla corrispondenti sottocartelle in /usr.
 
Dopo la conversione, il sistema dovrà essere immediatamente aggiornato a Fedora 17.
Nessun pacchetto da Fedora 15 o Fedora 16 o precedenti pacchetti rawhide dovrà più
essere installato. Assicurarsi che nessun repository per Fedora 15 o 16 sia abilitato !
 
Qualsiasi file con nomi in conflitto che la conversione non può risolvere, saranno
conservati come file chiamati *.usrmove~ residing in /usr/lib, /usr/lib64,
/usr/bin and /usr/sbin.
 
Il log messages generato da dracut può essere richiamato con:
# dmesg | grep dracut
Dopo una conversione ben riuscita, reimpostare come in origine il file
di configurazione /etc/grub*.cfg alla riga kernel.
 
Poi:
 
# yum --releasever=17 --disableplugin=presto --skip-broken distro-sync
# fixfiles onboot
Dopo l'upgrade tutto dovrebbe essere impostato e fatto.


Buon divertimento con il nuovo sistema e un arrivederci a /bin, /sbin, /lib, /lib64
## Oppure
in /usr.


{{Anchor|15-16}}
## Fedora 21+
# yum install fedora-repos-rawhide yum-utils


=== Fedora 15 -> Fedora 16 ===
## Qualsiasi Fedora
# yum-config-manager --disable fedora updates updates-testing
# yum-config-manager --enable rawhide
# yum update yum
# yum --releasever=rawhide distro-sync --nogpgcheck


Prima installare la nuova chiave gpg Fedora 16. Verificare il pacchetto in https://fedoraproject.org/keys ed il certificato ssl Fedora.
## Opzionale: è generalmente consigliabile fare un ''autorelabel'' (rietichettatura) con SELinux e riavviare.
 
# touch /.autorelabel
<pre>
rpm --import https://fedoraproject.org/static/A82BA4B7.txt
</pre>
</pre>


Poi avviare {{command|chkconfig --list}} e annotare i servizi avviati; sarà necessario riabilitarli con {{command|systemctl enable ''xxxxx''.service}} dopo il riavvìo; siccome le impostazioni {{package|sysvinit}} non verranno ereditate in {{package|systemd}}. Vedere [http://fedoraproject.org/wiki/Common_F16_bugs#Upgrade_from_previous_releases_resets_the_enablement_status_of_services note di rilascio] per maggiori dettagli.
Se si sta aggiornardo da una {{FedoraVersion|21}} o superiore, rimpiazzare il primo comando con {{command|yum install fedora-repos-rawhide yum-utils}}.


Aggiornare tutti i pacchetti con
<pre>
yum update yum
yum clean all
yum --releasever=16 --disableplugin=presto distro-sync
</pre>


{{admon/warning| Cambio Bootloader| Dopo l'upgrade si avranno installati {{package|grub2}} e {{package|grub-efi}} e rimosso {{package|grub}}. Tuttavia Grub dovrebbe ancora essere presente nell'MBR ed l'avvìo sarà ancora possibile. E' possibile seguire le istruzioni di seguito per il cambio a Grub2. Se installato, {{package|firstaidkit-plugin-grub}} potrebbe impedire l'upgrade; in caso è sufficiente rimuoverlo.}}
{{Anchor|20-21}}


Se il proprio sistema usa il BIOS, o si è installata Fedora tramite emulazione del BIOS in un sistema EFI (modalità  EFI non nativa), è possibile cambiare al Grub di Fedora 16 seguendo le istruzioni di seguito. Se il sistema è stato installato nativamente con il boot EFI, non cambiare a Grub2 poiché il supporto EFI non è ancora affidabile. Il bootloader di Fedora 16 che supporta l'EFI è ancora grub-legacy quindi si dovrebbe semplicemente continuare ad usare il sistema senza modificarne il bootloader.
=== Fedora 21 -> Fedora 22 (non ancora rilasciata) ===


Per cambiare a Grub2, eseguire il comando {{command|su -c '/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg'}}, poi procedere come descritto [[#6._Preparing_for_reboot|sopra]] con la reinstallazione del bootloader.
  # rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-22-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=22 distro-sync


Annota i problemi specifici dell'upgrade (per problemi comuni far riferimento a quanto detto sopra)
=== Fedora 20 -> Fedora 21 ===


* Bug [https://bugzilla.redhat.com/show_bug.cgi?id=743022 743022] - F15->F16 aggiornamenti yum non riusciti con IMSM (BIOS) raid
# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-21-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=21 distro-sync


{{Anchor|14-15}}
Fedora 21 è divisa in prodotti differenti. Eseguire '''uno solo''' di questi comandi:


PAGINA IN AGGIORNAMENTO  
  # yum install system-release-workstation
...
# yum install system-release-cloud
# yum install system-release-server


o quello non rivolto ad alcun dei tre precedenti


{{Anchor|13-14}}
# yum install system-release-nonproduct
=== Fedora 13 -> Fedora 14 ===


Installa la chiave gpg di Fedora 14. Verifica questo pacchetto confrontando con https://fedoraproject.org/keys e il certificato ssl di Fedora.
E' possibile modificare il prodotto precedentemente installato con


<pre>
# yum swap system-release-cloud system-release-workstation
rpm --import https://fedoraproject.org/static/97A1071F.txt
</pre>


Aggiorna tutti i pacchetti con il comando:
Cambiare in ''workstation'' a volte potrebbe richiedere di usare {{command|yum shell}} in quanto alcuni pacchetti possono essere scambiati.


<pre>
Qualcuno ha segnalato (e.g. bugs 1035326, 1044184, 1002331) che dopo gli upgrade alcuni file erano segnati male da SELinux. Si raccomanda quindi di avviare:
yum update yum
yum --releasever=14 distro-sync --skip-broken
</pre>


* Se stai utilizzando VirtualBox dal repository Oracle, devi disintallare il pacchetto VirtualBox-3.1 prima di avviare l'aggiornamento.  Quando l'aggiornamento è completato, installa VirtualBox-3.2.
  # restorecon -R /


{{Anchor|12-13}}
{{Anchor|19-20}}
=== Fedora 12 -> Fedora 13 ===
* I test hanno mostrato che l'aggiornamento causa il blocco di X durante l'installazione del pacchetto <code>bitmap-fonts-compat</code>; l'aggiornamento può comunque essere eseguito avendo cura di lasciare per ultimo il pacchetto <code>bitmap-fonts-compat</code>... YMMV.
* Le schede grafiche Intel non funzionano senza Kernel Mode Setting (KMS). E' necessario rimuovere il parametro 'nomodeset' dalla linea di comando per il kernel nel file /etc/grub.conf, se presente.
* Le schede grafiche nVidia non funzionano senza Kernel Mode Setting (KMS). E' necessario rimuovere il parametro 'nomodeset' dalla linea di comando per il kernel nel file /etc/grub.conf, se presente.
* Potrebbe essere necessario eseguire il comando <code>db_recover -h /var/lib/ldap/ ; chown ldap:ldap /var/lib/ldap/*</code> prima dell'avvio del demone slapd.


{{Anchor|11-12}}
=== Fedora 11 -> Fedora 12 ===


*  Tutti i pacchetti di Fedora 12 sono compressi mediante l'algoritmo XZ/LZMA, che risulta essere supportato solo dalla versione [https://admin.fedoraproject.org/updates/F11/FEDORA-2009-7986 4.7.1-1] (e successive) di rpm su Fedora 11. Prima di lanciare l'upgrade da Fedora 11, eseguire <code>yum update rpm</code>.
=== Fedora 19 -> Fedora 20 ===
* Non è possibile eseguire l'upgrade direttamente da Fedora 10 o precedenti mediante yum. Per aggiornare da Fedora 10, eseguire prima l'upgrade a Fedora 11, quindi lanciare l'upgrade da Fedora 11 a Fedora 12. Se si sta attualmente utilizzando un rilascio precedente a Fedora 10, usare uno dei metodi di upgrade ufficiali, oppure eseguire il backup dei propri dati, eseguire un'installazione fresca e infine ripristinare i dati dal backup.
* E' possibile aggiornare direttamente da Fedora 11 a Rawhide, senza installare un nuovo pacchetto {{package|fedora-release}} mediante il comando <code>yum --enablerepo=rawhide --skip-broken upgrade</code>.
* Gli upgrade da Fedora 11 potrebbero attualmente fallire per dipendenze mancanti (per esempio {{package|totem-gstreamer}} o {{package|PolicyKit-kde}}). Le dipendeze in realtà sono corrette, ma {{package|yum}} in Fedora 11 incontra difficoltà nel determinarle ([[rhbug:519172|bug 519172]]).


=== Da versioni EOL di Fedora ===
# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-20-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=20 --setopt=deltarpm=0 distro-sync


{{admon/note|Aggiornare con Yum da versioni non supportate|La documentazione sull'aggiornamento da versioni meno recenti di Fedora è archiviato alla pagina [[Upgrading from EOL Fedora using yum/it]]}}
=== Upgrade da una Fedora ufficialmente in Fine Vita (End Of Life EOL) ===


[[Category:Italiano|{{SUBPAGENAME}}]]
{{admon/note| Upgrade con yum da versioni più datate | Gli aggiornamenti dalle versioni più vecchie di Fedora sono archiviati in [[Upgrading from EOL Fedora using yum]]}}


[[Category:FAQ]]
[[Category:FAQ]]
[[Category:How to]]
[[Category:How to]]
[[Category:Documentation]]
[[Category:Documentation]]

Revision as of 14:27, 9 May 2015

Warning.png
L'aggiornamento via YUM descritto qui non è raccomandato per i nuovi utenti. Usare FedUp/it invece

Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum

Per gli upgrade il metodo raccomandato prevede l'uso dello strumento chiamato FedUp/it. Questa sezione contiene istruzioni sull'uso di FedUp.

Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo dal Fedora QA e non sono documentati nella guida d'installazione Fedora. Se non sei preparato a risolvere i problemi autonomamente se dovessero apparire, probabilmente è meglio usare il metodo raccomandato.

Quando si fa un upgrade con yum o FedUp, non si avranno aiuti dagli stessi Anaconda o FedUp, ma con un sistema tipico si potrebbe essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).

L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.

Partecipare

Se si sta facendo un upgrade usando yum e si notano problemi generici di dipendenza, si prega di segnalarli in http://bugzilla.redhat.com. Leggere la presente pagina wiki, tutte le pagine di riferimento e fare una ricerca nall'archivio della mailing list e, certamente, mantenere questa pagina aggiornata.

Se si vuole aiutare a mantenere gli upgrade live funzionanti regolarmente, c'é il Live Upgrade Special Interest Group.

Istruzioni per l'aggiornamento usando yum

1. Backup del sistema

Eseguire un backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, un'installazione fresca permetterà di non perdere i propri dati.

2. Leggi i problemi ricorrenti

In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima di eseguire l'aggiornamento.

Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina Updating. Si dovrebbe inoltre leggere la guida all'installazione e le note di rilascio della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei Common bugs (bug conosciuti).

3. Fare pulizia

Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)

Idea.png
Effettuare il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: yum install rpmconf; rpmconf -a. Ora trovare e rimuovere le vecchie configurazioni che non appartengono a nessuno: find /etc /var -name '*?.rpm?*'

A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.

Idea.png
Trovare e verificare i pacchetti "inutilizzati"
E' possibile trovare i pacchetti non richiesti da altri pacchetti con il tool package-cleanup da yum-utils: yum install yum-utils; package-cleanup --leaves. Questi pacchetti potrebbero essere rimossi ma controllare se sono usati direttamente o da altre applicazioni non sostenute da pacchetti rpm. Possono essere rimossi con yum remove package-name-and-version.
Un altro strumento utile per la pulizia dai pacchetti non usati è rpmreaper. E' un'applicazione ncurses che permette di vedere un grafico delle dipendenze e di marcare i pacchetti da rimuovere. Marcando un pacchetto si ottengono le dipendenze relative che possono essere viste immediatamente così da non avviare più volte lo stesso strumento per sbarazzarsi del substrato di pacchetti dipendenti inutilizzati. Installalo con: yum install rpmreaper.
Idea.png
Trovare e rivedere i pacchetti "perduti"
E' possibile trovare i pacchetti orfano (cioé non più presenti nei repository) con: package-cleanup --orphans. Mostrerà anche i pacchetti parzialmente disinstallati ma dove lo script "%postun" fallisce.

4. Fare l'aggiornamento

Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).

Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o da pacchetti non pronti per la nuova versione.

E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi

fedora-upgrade

E' possibile usare lo script fedora-upgrade per automatizzare tutti i passaggi (usare yum install fedora-upgrade). Come per il metodo manuale, non è raccomandato come metodo d'aggiornamento da Fedora.

In alternativa, effettuare i passaggi manualmente:

Usare una console testuale

ctrl + alt + F2

oppure

accedere come root nella modalità multi-user.target

# systemctl isolate multi-user.target

Aggiornare yum all'ultima versione disponibile

# yum update yum

Installare le nuove chiavi gpg per la versione Fedora alla quale aggiornare

Le chiavi possono essere trovate e verificate in

https://fedoraproject.org/keys

o vedere le istruzioni per uno specifico aggiornamento in basso.

Pulizia della cache

Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare nella cache di yum in /var/cache/yum.

# yum clean all

Upgrade di tutti i pacchetti

Warning.png
Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, con il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherà avere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando 'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'.
# yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
Warning.png
Se si riscontrano problemi con le dipendenze si è soli e bisogna risolverli manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade.

Note: Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 19 a 20, poi da 20 a 21), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.

Assicurarsi che Fedora sia aggiornata

Distro-sync solitamente assicura gli upgrade da repository da terzi abilitati.

 yum repolist 

conferma dopo il termine dell'upgrade. yum potrebbe segnalare conflitti o richieste aggiuntive, probabilmente perché si sono usati repository o pacchetti non standard installati manualmente. Tentare di scovare quali creano i problemi (o almeno parte della catena di dipendenze), disinstallarli e provare ancora. Ricordarsi di installare nuovamente quelli essenziali.

Assicurarsi che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali dalla nuova versione siano installati con

# yum groupupdate 'Minimal Install'

Verficare anche gli altri gruppi

# yum grouplist

Per esempio

# yum groupupdate "GNOME Desktop" \
  "Development Tools" "Sound and Video" \
  "Games and Entertainment" "Administration Tools" \
  "Office/Productivity" "System Tools"

Preparazione al riavvìo

Prima di riavviare, di solito si installa il bootloader dal nuovo Grub con

/usr/sbin/grub2-install BOOTDEVICE

- dove BOOTDEVICE solitamente è /dev/sda ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare /sbin/grub-install --recheck /dev/sda).

Potrebbe essere necessario aggiornare il file di configurazione di Grub:

cp --backup=numbered -a /boot/grub2/grub.cfg{,.bak} # crea una copia di backup
/usr/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg # aggiorna il file ''config''

Inoltre, l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostarlo è

 cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done 

Ancora, avviare package-cleanup --orphans per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.

Note specifiche di versione

Aggiornamento da una pre-release

Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre Rawhide versioni, si prega di vedere Upgrading from pre-release to final (Aggiornamento da una pre-release ad una finale).

Aggiornamento ad una rawhide

Warning.png
Rawhide è il ramo di sviluppo di Fedora. E' pensato per essere utilizzato da sviluppatori e tester per fornire feedback al Fedora Project.

Vedere la pagina Rawhide per maggiori informazioni sulla Rawhide.

## Fedora 20
# yum install fedora-release-rawhide yum-utils

## Oppure

## Fedora 21+
# yum install fedora-repos-rawhide yum-utils

## Qualsiasi Fedora
# yum-config-manager --disable fedora updates updates-testing
# yum-config-manager --enable rawhide
# yum update yum
# yum --releasever=rawhide distro-sync --nogpgcheck

## Opzionale: è generalmente consigliabile fare un ''autorelabel'' (rietichettatura) con SELinux e riavviare.
# touch /.autorelabel

Se si sta aggiornardo da una 39 o superiore, rimpiazzare il primo comando con yum install fedora-repos-rawhide yum-utils.


Fedora 21 -> Fedora 22 (non ancora rilasciata)

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-22-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=22 distro-sync

Fedora 20 -> Fedora 21

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-21-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=21 distro-sync

Fedora 21 è divisa in prodotti differenti. Eseguire uno solo di questi comandi:

# yum install system-release-workstation
# yum install system-release-cloud
# yum install system-release-server

o quello non rivolto ad alcun dei tre precedenti

# yum install system-release-nonproduct

E' possibile modificare il prodotto precedentemente installato con

# yum swap system-release-cloud system-release-workstation

Cambiare in workstation a volte potrebbe richiedere di usare yum shell in quanto alcuni pacchetti possono essere scambiati.

Qualcuno ha segnalato (e.g. bugs 1035326, 1044184, 1002331) che dopo gli upgrade alcuni file erano segnati male da SELinux. Si raccomanda quindi di avviare:

 # restorecon -R /


Fedora 19 -> Fedora 20

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-20-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=20 --setopt=deltarpm=0 distro-sync

Upgrade da una Fedora ufficialmente in Fine Vita (End Of Life EOL)

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Upgrade con yum da versioni più datate
Gli aggiornamenti dalle versioni più vecchie di Fedora sono archiviati in Upgrading from EOL Fedora using yum